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Nel 2022 sono stati trattati 8,3 mln di tonnellate di rifiuti a matrice organica da 357 impianti in tutta Italia. Sono i dati elaborati dal Cic a partire dagli ultimi dati Ispra disponibili.
Più nel dettaglio, nel 2022 il riciclo dei rifiuti organici è stato affidato a 357 impianti di trattamento biologico, uno in più rispetto all’anno precedente: in particolare, è cresciuto il numero di impianti che hanno introdotto la digestione anaerobica (da 63 a 74), mentre gli impianti di solo compostaggio sono diminuiti di 10 unità (da 293 a 283).
I quantitativi totali di rifiuti trattati sono aumentati di circa 55mila tonnellate rispetto al 2021, raggiungendo quota 8,35 milioni di tonnellate nel 2022, con un incremento dei flussi destinati agli impianti integrati (+252mila tonnellate rispetto al 2021) e una sensibile diminuzione di quelli avviati al solo compostaggio (-197mila tonnellate).
Per quanto riguarda l’evoluzione impiantistica, l’aumento degli impianti integrati, che prevedono la produzione congiunta di compost e di biometano nello stesso sito produttivo, conferma la prevalenza di questa scelta tecnologica. “Appare prioritario – osserva Massimo Centemero, direttore del Cic, in occasione della presentazione del quinto volume della collana Organic Biorecycling – investire per promuovere l’effettivo riciclo organico al fine di incrementare la produzione e l’utilizzo del compost, così da rispettare quanto stabilito dalla normativa europea la cui gerarchia prevede che il riciclo di materia sia privilegiato rispetto al recupero di energia. Ciò̀ anche alla luce di comprovati benefici ambientali. L’uso del compost, essendo ricco di elementi nutritivi, comporta benefici in termini di minori emissioni: limita l’utilizzo di fertilizzanti di sintesi, assicura una migliore lavorabilità del suolo e ne garantisce una maggiore capacità di ritenzione idrica". Insomma, "anche nel presente volume vogliamo sottolineare che il riciclo di materia è la forma più̀ intelligente di conservazione dell’energia”. Proprio per sottolineare l'importanza del compost, nel corso dell’evento di presentazione del nuovo volume, il Cic ha voluto celebrare il ventesimo anniversario del Marchio Compost di Qualità Cic, il programma volontario che, attraverso verifiche continue sul prodotto, attesta la qualità dei fertilizzanti organici prodotti negli impianti delle aziende consorziate. Il convegno è stato anche occasione per premiare le aziende che da 20 anni si fregiano del marchio di qualità Cic: Biofactory Spa, Azienda Agricola Allevi Srl, Enomondo Srl, Siena Ambiente Spa, Tecnogarden Service Srl, Sesa Spa. Inoltre, è stata consegnata una targa ad Alia Servizi Ambientali Spa di Montespertoli (FI) per l’ottenimento del Marchio Compost Qualità Cic. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Rifiuti, nel 2022 trattati 8,3 mln di tonnellate di organico
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