PISA – Psichiatra aggredita a Pisa, Seung aveva già tentato l’agguato.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura, diretti dal vice questore aggiunto Fabrizio Valerio Nocita, Gianluca Paul Seung avrebbe tentato l’agguato alla psichiatra Barbara Capovani all’ospedale Santa Chiara di Pisa già il giorno prima della brutale aggressione avvenuta venerdì 21 aprile al termine del turno di lavoro della dottoressa.
Barbara Capovani per la quale è stata dichiarata la morte cerebrale domenica 23 aprile intorno alle 23.40 dopo la brutale aggressione di venerdì 21 aprile fuori dal reparto al termine del suo turno di lavoro all’ospedale Santa Chiara.
Per Seung l’accusa è diventata di omicidio aggravato dalla premeditazione.
Seung, arrestato e tradotto al carcere San Bosco di Pisa, si era presentato al reparto psichiatrico dell’ospedale Santa Chiara vestito con abiti scuri, coperto in parte da cappello e mascherina chirurgica con in spalla uno zaino.
Tuttavia, l’intento criminale non sarebbe poi portato avanti giovedì scorso, poiché Barbara Capovani, al momento del suo arrivo, non era presente nella struttura.
Il 21 aprile, giorno dell’aggressione, Seung si è presentato nuovamente in reparto, questa volta portando a compimento il proprio intento criminale, colpendo con un oggetto contundente ripetutamente al cranio la vittima, cogliendola di sorpresa alle spalle, mentre era chinata sulla propria bicicletta per rimuoverne il lucchetto e andare via alla fine del proprio turno di lavoro.
Seung è un ex paziente psichiatrico di Barbara Capovani.
Era stato collocato nel 2019 nel reparto della dottoressa Barbara Capovani.
Secondo quanto emerso dagli approfondimenti investigativi, nutriva forti rancori nei confronti del medico, che lo aveva avuto in cura in quello stesso anno, elementi riconducibili anche dall’analisi dei social media dell’indagato.
E proprio sui social Seung si presentava così: “Sono uno sciamano, mediatore fra invisibile e visibile; collego le dimensioni”.
Nella tarda serata di sabato 22 aprile, gli investigatori della Squadra Mobile, su disposizione della Procura, si sono recati nell’appartamento di Seung a Torre del Lago, Viareggio, per eseguire una perquisizione.
L’uomo si è opposto all’atto barricandosi in casa. Una circostanza ha reso necessario lo sfondamento della porta. A seguito dell’irruzione Seung ha, dapprima, cercato di aggredire i poliziotti con dello spray urticante ma è stato immediatamente immobilizzato. Sotto il letto, nella camera, aveva anche occultata una balestra munita di diversi dardi.
La perquisizione, eseguita successivamente con l’ausilio del personale del Centro Provinciale di Polizia Scientifica, ha precisato Nocita, “ha fornito ulteriori elementi a riscontro di quanto sino a questo momento accertato, sono state effettuate diverse repertazioni e sono stati sequestrati anche il pc ed il cellulare in uso all’indagato”.
L’uomo ha accumulato diversi fogli di via dalle provincia di Lucca, di Prato e di recente anche di Pisa per comportamenti molesti, e anche denunce. Nel febbraio 2022 Seung venne arrestato per aver spruzzato dello spray urticante al peperoncino negli occhi di un vigilante all’ingresso del tribunale di Lucca dove era stato convocato per un processo per interruzione di pubblico servizio.
Gianluca Paul Seung era già conosciuto alle forze dell’ordine anche perché avrebbe inviato a nome dell’Associazione difesa utente psichiatrico (Adup), di cui si proclamava referente, numerose lettere a prefetture, questure, comuni e ministeri, spesso con un tono definito farneticante, per denunciare anche presunti complotti, di cui parlava anche sui social e su youtube, che spaziavano dalla vendita di cellule staminali alle sette sataniche, fino al traffico di stupefacenti.