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Dalla Regione 3 milioni per migliorare la condizione degli animali di allevamento

FIRENZE – In arrivo contributi dalla Regione per il benessere animale. La dotazione è di 3 milioni di euro di fondi comunitari inseriti all’interno dei bandi del Complemento di sviluppo rurale, che ha sostituito il Psr.

Il bando per l’assegnazione dei contributi sarà pubblicato il prossimo mercoledì (10 luglio) sul Burt ma la Regione, con il presidente Eugenio Giani e l’assessora Stefania Saccardi, ne hanno anticipato i contenuti.

“La filiera zootecnica toscana  – ha detto il presidente Eugenio Giani – ha da tempo innescato un processo virtuoso, già stato testato e verificato con i precedenti bandi “a premio” per il benessere animale, che hanno riscosso molto successo e che hanno spinto la giunta toscana a mettere a punto nuove misure di accompagnamento a favore dei suoi allevatori, volte stavolta a innalzare il livello strutturale delle performance delle aziende”.

“Un bando importante – ha detto la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – che porterà la nostra regione a posizionarsi tra le prime regioni italiane a offrire standard molto elevati di benessere animale, aspetto sul quale la Toscana, durante la presente legislatura, ha deciso di investire molto, perché la propensione degli allevatori ad adottare sistemi di allevamento sempre più rispettosi degli animali si traduce in effetti positivi, oltre che sulla salute delle diverse specie allevate, anche sull’ambiente e sulla sicurezza dei consumatori e, non da ultimo, sulla qualità delle produzioni zootecniche stesse”.

Al bando possono partecipare gli imprenditori agricoli in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (Iap) o di coltivatore diretto (Cd), singoli o associati, e che propongono di fare investimenti sia materiali (biosicurezza, innalzamento livello di benessere) che immateriali (programmi informatici), per la gestione delle attività aziendali.
Il sostegno pubblico, concesso nella forma di contributo in conto capitale, potrà essere dell’80 per cento come contribuzione di base o se il beneficiario è un giovane agricoltore, e dell’85 per cento se il beneficiario è una piccola azienda agricola. Il contributo massimo erogabile per ciascuna operazione di investimento sarà di 350mila euro. Non saranno ammesse domande con un contributo richiesto o concesso al di sotto di 15mila euro.

Grazie al contributo, gli allevatori toscani potranno sostenere investimenti aziendali mirati a favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, anche attraverso l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza. Sono previsti investimenti per adeguare la fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative (per esempio aumentando le disponibilità di spazio, le superfici dei pavimenti, i materiali di arricchimento, la luce naturale), e per offrire accesso all’esterno agli animali.

© Riproduzione riservata

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