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Vacanze e truffe estive, i consigli della Polizia postale toscana

FIRENZE – Truffe estive e rischi per gli utenti: ecco i consigli della polizia postale per prenotare le proprie vacanze estive in sicurezza.

Attraverso la consolidata esperienza investigativa acquisita e la specifica conoscenza delle più comuni modalità utilizzate dai truffatori per carpire la buona fede degli acquirenti, la polizia postale per la Toscana mette a disposizione una serie di informazioni per garantire la sicurezza in rete, la tutela dei dati personali e la protezione da frodi e rischi negli acquisti.

Nel corso del 2023, infatti, la polizia postale ha trattato, a livello nazionale, più di 16mila casi di truffe online, di cui oltre il 60 per cento è costituito proprio dalle truffe in commercio elettronico (cd. ‘e-commerce’), tra cui rientrano anche quelle per l’acquisto di beni e di servizi immobiliari legati all’affitto di ‘case vacanze fantasma’. Rispetto al 2022, si registra un aumento dei casi trattati del 6 per cento. Il fenomeno criminale delle truffe online sottrae circa 137 milioni di euro all’anno.

“In genere, prezzi eccessivamente contenuti, troppa insistenza per concludere subito il contratto, con la richiesta di anticipi e caparre al di fuori delle piattaforme di prenotazione, quali Booking o Airbnb, possono essere indizi da prendere in considerazione. È importante valutare bene tutti gli elementi a nostra disposizione e non agire in preda alla fretta ed all’urgenza di concludere quello che solo in apparenza ci sembra un buon affare” osserva Lorena La Spina, dirigente del operativo della polizia postale per la Toscana.

Spesso si tratta di inserzioni su siti tra i più utilizzati dagli utenti, in cui l’inserzionista si presenta come serio ed affidabile. La casa vacanza sembra avere un prezzo vantaggioso, tale da invogliare l’acquirente. All’improvviso, però, il locatore ‘sposta’ la trattativa in sede privata, si avvale di più indirizzi email sui quali continuare e concludere l’accordo e attraverso cui comunica le coordinate bancarie per effettuare il pagamento.

Qui scatta la trappola: sfuggendo alle verifiche della piattaforma nella quale è riportato l’annuncio, il falso venditore induce di solito l’acquirente ad effettuare il pagamento mediante ricarica di una carta prepagata (modalità non utilizzata dai venditori autorizzati), su cui il denaro è destinato a transitare solo brevemente, lasciando l’amarezza della perdita economica e del raggiro subito.

Per questo motivo, la polizia postale mette a disposizione degli utenti alcuni utili consigli e suggerimenti pratici per prenotare online con maggiore sicurezza le proprie vacanze.

I consigli della polizia postale

Controllare l’indirizzo del sito web: che si utilizzi un computer o uno smartphone, meglio
verificare che la prenotazione avvenga sulla piattaforma ufficiale.

Dubitare dell’attendibilità di annunci: che offrono immobili in affitto ad un prezzo troppo
ridotto e quindi ‘fuori mercato’. È sempre consigliabile prendersi il tempo necessario per
esaminare i dettagli dell’annuncio e le recensioni esistenti, soprattutto se viene messa fretta per il pagamento.

Evitare di versare anticipi o caparre, senza aver prima visto l’immobile; controllare con attenzione il testo degli annunci, con particolare riferimento al linguaggio utilizzato, ad eventuali errori di grammatica, di lingua, di sintassi, che potrebbero farci pensare ad una fonte non genuina.

Anche le immagini pubblicate nell’annuncio possono essere significative: diffidare di
quelle che appaiono troppo perfette per essere vere, frutto, ad esempio, di copia/incolla da altri siti (alberghi, negozi online di arredamento e simili).

Fare attenzione alla mancanza di informazioni dettagliate sull’immobile, con poche foto allegate ed elementi così generici da non permetterci nemmeno di capire se l’abitazione sia realmente nella città o nella località in cui noi crediamo si trovi.

Non cliccare su link sconosciuti: l’utilizzo dei social media può contribuire ad esporre gli
utenti al rischio di truffe. Se non si è sicuri che un messaggio o un post provengano da
un’azienda riconosciuta, non condividere o interagire con essi e non cliccare su eventuali link
presenti.

Diffidare di sistemi di pagamento non tracciabili, utilizzando solo intermediari certificati,
verificandone sulla rete le politiche di protezione acquisto e rimborso del cliente. Pagamenti con ricariche, criptovalute o carte regalo, sono quasi sempre sinonimo di truffa.

Diffidare di Iban esteri quando l’immobile che vogliamo affittare si trova sul territorio
nazionale e riteniamo, sulla base degli elementi in nostro possesso, che il possibile contraente sia in Italia.

Non effettuare mai bonifici istantanei, posticipando, al contrario, la data di accredito della
valuta, così da disporre di un intervallo temporale per eventuali verifiche o per la revoca del
bonifico.

Prenotare, pagare e comunicare solo sulle piattaforme ufficiali: alcuni utenti potrebbero
essere attratti dalla proposta di trattare un affitto privatamente, fuori dal portale, con l’illusione di poter risparmiare.

Controllare le recensioni: leggere le opinioni di altri ospiti è utile per farsi un’idea più precisa prima di prenotare, controllando le valutazioni e le recensioni e leggendo attentamente la
descrizione dell’annuncio. Inoltre è possibile porre domande all’host tramite la messaggistica
sulla piattaforma prima di bloccare le date.

Comunicare con l’host: a prenotazione effettuata, prima di mettersi in viaggio, è preferibile
contattare l’host per prendere accordi sull’arrivo e verificare eventuali ulteriori dettagli
importanti. Nel caso in cui non si ottenga risposta, contattare subito il servizio clienti.

Come segnalare un dubbio nel modo giusto: su Airbnb, gli utenti possono segnalare
messaggi controversi direttamente dalla messaggistica interna, mentre casi sospetti possono
essere segnalati tramite una bandierina presente su ciascun annuncio. Se si è effettuato un
pagamento fuori dal sito, è necessario contattare subito l’assistenza clienti, che è a disposizione 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

E’ inoltre consigliato di fare alcune ricerche incrociate su internet, in modo da vedere se l’immobile di nostro interesse si trova anche in altri siti, ma con dati di contatto diversi, elemento che deve mettere in guardia. Altra possibilità, documentandosi bene prima, è quella di chiedere alla controparte notizie sulle caratteristiche della zona, in modo da verificare se la conosce veramente o se si tratta solo di un bluff.

E’ bene anche cercare su Google o su altro motore di ricerca le utenze telefoniche e gli indirizzi email forniti dalla controparte o digitare nella barra di ricerca una parte del testo dell’annuncio, per vedere se ci siano segnalazioni di altri utenti che abbiano subito delle truffe. In caso di pagamento da effettuare presso esercizi autorizzati, si può chiedere informazioni al personale addetto sulla revocabilità del versamento che stiamo per eseguire.

Infine, è bene controllare con attenzione anche le informazioni ed i riferimenti contenuti nel profilo social dell’utente che propone l’immobile in affitto, nonché le caratteristiche del profilo stesso, per cercare di acquisire ulteriori elementi utili a compiere una scelta consapevole.

© Riproduzione riservata

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