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Dalla cucina ai videogiochi, ecco i nuovi compiti per le vacanze di Natale

L’annuale dibattito sui compiti delle vacanze natalizie si arricchisce di una nuova prospettiva: abbandonare verifiche e esercizi ripetitivi in favore di esperienze di apprendimento autentico. Un’idea alternativa per stimolare il cervello anche a Natale ha ispirato Allenamenti per menti in vacanza, un progetto della startup a vocazione sociale Discentis. Il fascicolo speciale realizzato non propone esercizi o verifiche, ma una serie di compiti che non sembrano compiti, attività leggere ma intelligenti che trasformano la vita quotidiana in scoperta.

Le proposte spaziano dai libri-gioco ai reportage fotografici, dai videogiochi alla cucina, dalla musica alle etichette, con l’obiettivo di aiutare gli studenti a collegare le conoscenze, non a separarle, superando la didattica tradizionale.

Le nuove esperienze di apprendimento

Le attività sono pensate per allenare le competenze partendo dall’esperienza, trasformando azioni comuni in occasioni di osservazione, deduzione e creazione:
Scienza in cucina: una ricetta di famiglia, patrimonio di memoria e affetto, diventa un vero e proprio protocollo scientifico. Gli studenti devono raccogliere la ricetta e riscriverla come un esperimento di laboratorio, specificando in modo preciso quantità (con unità di misura corrette), strumenti, tempi e passaggi. Questa attività allena l’osservazione, la misurazione e il metodo scientifico. Il risultato atteso è un ricettario scientifico personale.
• La logica del videogioco: i videogiochi per smartphone che stimolano il problem solving possono diventare un ambiente di apprendimento in cui logica e strategia si intrecciano in modo naturale. L’attività suggerisce di sperimentare questi giochi per sviluppare il pensiero logico e la capacità di analisi. Gli studenti devono analizzare le meccaniche del gioco e, come output, progettare un nuovo livello o enigma per il gioco, disegnandone uno schema e spiegandone la logica interna.
• La playlist delle vacanze: la musica viene usata per la narrazione personale e il dialogo. Gli studenti creano una playlist di dieci brani per raccontare stati d’animo o esperienze significative. Dopo aver ricercato le informazioni fondamentali e i testi, la playlist viene condivisa con un adulto o parente per raccogliere una canzone “consigliata”, trasformando l’attività in un dialogo intergenerazionale.
Geografia delle etichette: gli studenti diventano “detective geografici” indagando l’origine di circa quindici prodotti quotidiani (come vestiti, telefoni o acqua). L’obiettivo è tracciare su una mappa i percorsi invisibili che collegano gli oggetti ai luoghi di provenienza. Questo esercizio mira a riflettere sulla filiera produttiva e sulle interdipendenze globali.
Raccontare con le immagini: fotografare significa osservare con attenzione e attribuire significato a un istante. Gli studenti sono invitati a realizzare un reportage fotografico delle vacanze, scegliendo per ogni giorno una foto significativa e corredandola di titolo, data, luogo e didascalia. Questa attività, adatta anche a chi è meno incline alla scrittura, sviluppa l’osservazione e la capacità di narrazione visiva.

L’approccio pedagogico e la visione di Discentis

Queste proposte si ispirano al Quadro europeo delle competenze chiave per l’apprendimento permanente (Raccomandazione Ue, 2018), che invita le scuole ad aiutare le persone a pensare, comunicare e collaborare in contesti complessi. L’approccio è trasversale, superando la logica delle discipline come compartimenti stagni: la “ricetta di famiglia”, ad esempio, può essere sia un’attività di scienze che di italiano.

Discentis, startup innovativa Edtech nata a Torino nel 2022, intende queste attività come una “cassetta degli attrezzi didattica” che restituisce all’apprendimento curiosità, gioco e libertà. Viviana Pinto, fondatrice della startup, ha così riassunto la filosofia del progetto: “Non vogliamo riempire le vacanze, ma allenare il pensiero in modo divertente e autentico: ogni proposta è un piccolo esperimento di apprendimento che nasce dall’esperienza quotidiana. Perché non sempre è necessario accumulare pagine e pagine di esercizi, a volte è meglio dedicarsi a esperienze significative”.

Il consiglio, in sintesi, è quello di proporre poche attività ma significative, da svolgere con tempo e attenzione, privilegiando un progetto ben raccontato rispetto all’accumulo di schede compilate. L’obiettivo è che l’esperienza quotidiana si trasformi in occasione per sviluppare competenze reali.

Famiglia

content.lab@adnkronos.com (Redazione)

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