Uno spazio per le emozioni dei bambini, un kit per educarli a gestirle. È con questi strumenti che nasce a Roma “Spazio Emozione”, il progetto pilota ideato da ScuolAttiva Onlus con il sostegno dell’azienda Boeing Italia, il contributo scientifico di Fondazione Libellula e il patrocinio dell’Assessorato alle Attività Produttive, Pari Opportunità e Attrazione Investimenti di Roma Capitale e del Comune di Grottaglie, in provincia di Taranto.
Presentato oggi, presso la Sala del Carroccio del Palazzo Senatorio in Campidoglio, “Spazio Emozione” nasce per creare, all’interno delle scuole, spazi fisici dedicati all’educazione all’affettività e alla consapevolezza emotiva, favorendo la crescita dei bambini e delle bambine attraverso l’ascolto, la condivisione e la gestione positiva dei propri sentimenti. Un progetto che unisce i principi di riqualificazione ambientale e sociale, con l’obiettivo di costruire una scuola più accogliente, inclusiva e capace di educare, oltre le materie scolastiche canoniche.
I bambini e le loro emozioni protagonisti del futuro
Ad aprire la conferenza, le voci dei bambini e delle bambine dell’Istituto Comprensivo “Via Luca Ghini” di Roma, che hanno raccontato le loro emozioni e il desiderio di una scuola dove sentirsi ascoltati e compresi. Un dialogo spontaneo a cui hanno risposto l’Assessora alle Attività Produttive, Pari Opportunità e Attrazione Investimenti di Roma Capitale, Monica Lucarelli; la Managing Director per l’Italia e il Sud Europa di Boeing, Anna Clementina Veclani; la Presidente di ScuolAttiva Onlus, Simona Frassone; la Capa Comunicazione di Fondazione Libellula, Francesca Panigutto e Maria Luisa Cardarelli, insegnante dell’Istituto Comprensivo “Via Luca Ghini”.
“Spazio Emozione” si propone come un percorso dedicato alle scuole primarie italiane per portare al centro dell’educazione la consapevolezza emotiva come chiave per costruire una cultura fondata sulla parità e sul rispetto reciproco. “Se vogliamo davvero costruire un Paese libero dalla violenza di genere, dobbiamo partire da qui: dall’educazione e dalla capacità di riconoscere le emozioni – ha dichiarato Monica Lucarelli, Assessora alle Attività Produttive, Pari Opportunità e Attrazione Investimenti di Roma Capitale -. È una sfida culturale prima che sociale, e riguarda il modo in cui formiamo le nuove generazioni a vivere relazioni paritarie. Roma sta già tracciando questa direzione con progetti che mettono al centro le competenze emotive, la parità e il rispetto reciproco. Sostenere un’Aula delle Emozioni in ogni scuola significa investire nelle nuove generazioni. Dotare bambine e bambini degli strumenti per leggere ciò che provano, riconoscere i propri limiti, rispettare quelli degli altri, uscire dagli stereotipi“.
Le scuole si propongono, così, come luoghi di ascolto, dove progettare, tra insegnanti e docenti, percorsi di apprendimento per riconoscere e condividere le emozioni del presente e i comportamenti del futuro.
Le prime aule “Spazio Emozione” nasceranno all’Istituto Comprensivo Via Luca Ghini di Roma e all’Istituto Comprensivo Edmondo De Amicis di Grottaglie, e saranno inaugurate tra marzo e aprile 2026.
“La missione di ScuolAttiva nasce dal desiderio di offrire alle scuole, soprattutto quelle che operano in contesti di disagio socioeconomico, strumenti concreti per creare nuove opportunità educative – ha spiegato Simona Frassone, Presidentessa di ScuolAttiva Onlus -. Il progetto Spazio Emozione va esattamente in questa direzione: non è solo uno spazio fisico, ma un presidio educativo che permette ai più piccoli di riconoscere ciò che provano superando quegli stereotipi che possono diventare terreno fertile per forme di sopraffazione. Educare all’affettività significa investire sul futuro del Paese. Vogliamo che ogni scuola italiana, a partire da quelle più vulnerabili, possa dotarsi di un’Aula delle Emozioni, uno spazio dove imparare a dare valore alle differenze costruendo relazioni sane”
Un Kit di pronto intervento per le emozioni
Alla base del metodo proposto c’è la creazione di un kit didattico che accompagnerà insegnanti, bambine e bambine nel percorso quotidiano di educazione alle competenze socio-emotive. Il Kit si compone di una Guida Didattica per i docenti e di un “Pronto Soccorso delle Emozioni” dedicato ai più piccoli.
Attraverso attività come “Posso essere chi voglio”, si intende costruire le basi affinché i più piccoli siano in grado di stimolare il proprio pensiero critico e decostruire gli stereotipi, promuovendo l’empatia, la creatività e il rispetto delle differenze e incoraggiando la libertà espressiva e l’inclusione.
Un progetto che è nato anche dall’impegno di privati come Boeing Italia. A spiegare il coinvolgimento dell’azienda nel percorso di educazione alle emozioni è stata Anna Veclani, Managing Director di Boeing per Italia e Sud Europa, per la quale “è un onore per Boeing sostenere Spazio Emozione: un progetto che mette al centro l’educazione emotiva come strumento concreto per prevenire la violenza di genere, così come ogni altra forma di prevaricazione tra coetanei, e costruire relazioni sane fin dalla scuola primaria”.
L’azienda ha deciso di investire nella formazione dei più giovani, con strumenti semplici ma efficaci, per promuovere una cultura della parità, del rispetto e dell’inclusione: “Siamo orgogliosi di collaborare con ScuolAttiva e Fondazione Libellula – ha aggiunto Veclani – per portare nelle scuole italiane pratiche che aiutino ragazze e ragazzi a riconoscere, nominare e gestire le proprie emozioni: è così che si coltiva un futuro più sicuro e più giusto per tutti”.
Formare chi educa
Ma non solo aiutare i più piccoli nel lavoro di gestire le proprie emozioni. Il progetto guarda anche a formare chi educa i più piccoli. Ideato da Fondazione Libellula e promosso da ScuolAttiva Onlus in qualità di ente formativo accreditato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito (Mim), il corso per le docenti e i docenti delle scuole pilota sarà articolato in tre incontri formativi:
- Educare all’affettività,
- Gestire le emozioni,
- Prevenire gli stereotipi di genere.
Il percorso offre a insegnanti ed educatori strumenti concreti per promuovere una cultura della parità e del rispetto sin dalla scuola primaria. I webinar offriranno momenti di approfondimento e confronto in diretta, mentre la guida rappresenterà uno strumento pratico e sempre consultabile, capace di riprendere i concetti teorici e tradurli in attività concrete.
“Formare chi educa è uno dei passi più importanti per prevenire la violenza di genere – ha affermato Francesca Panigutto, Capa Comunicazione Fondazione Libellula -. Nel percorso S.O.F.I.A. che abbiamo progettato per Spazio Emozione, abbiamo scelto di mettere al centro non solo le competenze didattiche, ma le persone: i loro sguardi, le loro pratiche quotidiane, il modo in cui possono trasformare la classe in un luogo dove le emozioni sono accolte e gli stereotipi riconosciuti e decostruiti. Nei tre incontri formativi lavoriamo su consapevolezza emotiva, linguaggi, dinamiche relazionali e costruzione di ambienti inclusivi, fornendo strumenti concreti per affrontare i piccoli segnali che, se ignorati, possono crescere e diventare discriminazioni o comportamenti violenti. Per Fondazione Libellula questo progetto rappresenta esattamente ciò in cui crediamo: sostenere gli adulti che hanno un ruolo educativo, perché ogni cambiamento culturale inizia da chi accompagna bambini e bambine ogni giorno”, ha concluso Panigutto.
La presentazione del progetto avviene pochi giorni prima del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo scopo è sottolineare che la prevenzione passa anche dalla scuola da chi ogni giorno educa bambine e bambini alla consapevolezza, al rispetto e alla parità.
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Giovani
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