(Adnkronos) – Aggiorna i massimi di luglio 2007 Piazza Affari. Si conferma l'indice più vivace del vecchio continente. Assiste al rimbalzo del settore difesa, penalizzato dall'accordo sui dazi aggiuntivi tra Ue e Usa, ma anche al consolidamento dei buoni risultati delle semestrali del settore bancario (oggi i conti di Banca Generali, crescita a doppia cifra grazie al risparmio gestito e ai servizi esclusivi di Intermonte, gruppo acquisito a inizio anno) ancora in attesa di ulteriori sviluppi sul fronte del risiko ora che Banco Bpm è "libero" dalle attenzioni di Unicredit. Così il Ftse Mib chiude con un guadagno dell'1,23% a 41.234 punti e aggiorna livelli mai più raggiunti negli ultimi diciotto anni. Chi guida il paniere A guidare il paniere principale è Bper Banca, che sale del 4,87% a 8,406 euro ad azione, record da marzo 2008. L'istituto emiliano beneficia dell'operazione conclusa con Banca Popolare di Sondrio, di cui ha assorbito oltre l'80% del capitale, quota necessaria per ottenere la fusione. Guadagno simile per Iveco, +4,85% nel giorno in cui il board ha confermato le trattative in corso per la vendita della società e della divisione della difesa, nel mirino di Leonardo e diella tedesca Rheinmetall. Il gruppo chiude appena sopra 19 euro ad azione, recuperando quasi del tutto il rosso accumulato ieri. C'è anche Leonardo stessa sul podio, +3,7%, come anticipato in fase di rimbalzo dopo le vendite (il titolo era reduce da tre rossi consecutivi) causate in particolare dalle parole di Donald Trump in occasione dell'accordo sui dazi: "L'Europa comprerà armi dagli Stati Uniti". I titoli migliori e peggiori Da segnalare anche Banco Bpm, +2,95%, la cui posizione diventa centrale nell'ambito del risiko bancario anche in virtù dell'interesse manifestato da Crédit Agricole a superare il 20% delle quote, e Stellantis, guadagno debole dello 0,16% ma che reintroduce la guidance per il 2025 durante la presentazione dei conti dopo la sospensione decisa ad aprile per l'evoluzione dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti. L'impatto complessivo stimato dei dazi sul gruppo per l'anno in corso è di 1,5 miliardi di euro, di cui 300 milioni nel primo semestre. Il nuovo Ceo Antonio Filosa ha spiegato che il team continuerà a prendere decisioni difficili necessarie per ristabilire una crescita redditizia. Per il secondo semestre la stima è un aumento di ricavi e anche un miglioramento del free cash flow industriale nella seconda metà dell'anno. Tra i titoli peggiori, maglia nera per Nexi, -1,39%. Seguono Moncler -1,08% dopo il taglio del target price degli analisti di Bernstein da 60 a 55 euro, e Campari -1,07%. Queste ultime due società sono sulla carta tra le più esposte al mercato americano, in particolare l'alcool è tra le principali esportazioni dell'Ue verso gli Stati Uniti. —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Ftse Mib: nuovi massimi dal 2007, rally di banche e difesa
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