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Mps, Luigi Lovaglio, il banchiere che vuole un posto nel salotto di Cuccia

(Adnkronos) – Entra in banca a 18 anni, Nagel era alle elementari. Nasce a Potenza, anno domini 1955, ma l'inflessione tradisce l'adozione bolognese. Dicono di lui: "È molto riservato". La risposta: "È importante parlare con i giornalisti ma quando si ha qualcosa da dire, altrimenti è fare un po' propaganda". Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Mps dal 2022, si laurea in Economia mentre già lavora in banca. Credito Italiano: corre l’anno 1973 (quello della guerra del Kippur e del golpe cileno). Molti lo definiscono "estrattore di valore", ma a lui piace di più il termine creatore: "Quando non ci sarai più tutti vedranno ciò che hai seminato, come è cresciuto quell’albero che regge il vento". Fatto sta che quest’uomo minuto, tono pacato e baffetti brizzolati, è il capitano che ha preso in mano Mps e l’ha lanciata oltre l’infinito e oltre: verso il tentativo di conquista di Mediobanca, il salotto buono della Finanza milanese (quello di Cuccia). Giovedì 17 aprile l’Assemblea di Rocca Salimbeni voterà sull’Ops. Chi lo ama: "È il salvatore della più antica Banca d’Italia". Lui mantiene anglossassone contegno: "Mps non aveva bisogno di essere risanata, ma di qualcuno che facesse emergere il suo grande valore. Io ho fatto questo".Ma attenzione: il valore ha un peso. Valga la citazione che Lovaglio ama fare di Nelson Mandela: "Non c’è passione nel vivere in piccolo, nel progettare una vita che è inferiore alla vita che potresti vivere". E la risposta data dal numero uno di Mps a un intervistatore che gli faceva vedere la foto di Andrea Orcel chiedendogli chi fosse. La risposta di Lovaglio: "È un banchiere" – "Sì ma un banchiere che aveva chiesto 8 miliardi per prendersi il Monte dei Paschi." La risposta: "No ma francamente non so se è così: è una vicenda che era prima che ci fossi io, ho letto sui giornali, però di fatto avrà avuto i suoi buoni motivi. Probabilmente si è sbagliato." Storia di banca, lunga 40 anni. Quella del manager che si sporca le mani, studia, guida, raddrizza e rilancia. Dalla Polonia alla Bulgaria, da Milano a Siena, con in tasca un piano e nella testa un metodo. Unicredit lo vede entrare quando ha appena 18 anni. Corre il 1973. Da lì inizia una scalata silenziosa ma determinata: nel 1997 è già alla guida della pianificazione e strategia del Credito Italiano, artefice della fusione che darà vita all’attuale Unicredit.Nel 1999 è il volto dell’espansione a Est: nasce la divisione “New Europe”, lui è il regista. Pekao in Polonia, poi Bulbank in Bulgaria. Numeri? 3 miliardi di utili. Una banca — Bank Pekao — che diventa la numero uno per capitalizzazione in tutta l’Europa dell’Est. Citazione preferita: “Puoi imparare qualcosa da chiunque. Anche da chi non ha niente.” La sua firma? Pianificazione, merito, e quella capacità tutta sua di far crescere i giovani talenti. 2011, Ceo di Pekao. Nel 2017 lascia, quando Unicredit cede la banca allo Stato polacco. Nel 2018 torna in Italia, al Credito Valtellinese: lo trasforma in una macchina efficiente, solida, redditizia. Quando nel 2021 arriva Credit Agricole, per portarselo via serve un’Opa da un miliardo di euro. Nel febbraio 2022, chiamata diretta da Mario Draghi. Obiettivo: riportare in vita il Monte dei Paschi. Cinque mesi dopo, il piano industriale “A clear and simple commercial bank”. A ottobre, aumento di capitale da 2,5 miliardi. È la scintilla.Da lì, la rinascita. La banca più antica del mondo torna a correre, a crescere, a generare valore. Il titolo Mps vola: +116% nel 2024. Il Mef riduce la sua quota dal 64% all’11,7%. Entrano nuovi soci: Caltagirone, Delfin. E poi gennaio 2025: l’annuncio che scuote Piazza Affari. Mps e Mediobanca insieme, per creare il terzo polo bancario italiano. A quasi 70 anni, Lovaglio è ancora lì, con la sua voce bassa e il passo leggero. Una vita in banca, ma non per estrarre. Per costruire. Il suo motto: "Non bisogna battere sentieri convenzionali, ma innovativi". Lui lo ha sempre fatto. E il Monte lo sa. (di Andrea Persili) —finanzawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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