(Adnkronos) –
Varta, il colosso tedesco specializzato nella produzione di batterie, sta attraversando il periodo più buio della sua storia. L’obiettivo dell’azienda è quello di risanare anche almeno in parte i debiti per continuare la produzione, entro la prossima settimana Varta presenterà al tribunale di Stoccarda, un piano di rientro per evitare l’insolvenza finanziaria. Un debito di circa 500 milioni di euro che potrebbe essere ridotto sensibilmente in presenza di un investimento di poco più di 1/5, vale a dire 100 milioni di euro.
Michael Ostermann, Amministratore Delegato di Varta ha dichiarato che sono pronti a investire per risanare l’azienda sia l’attuale azionista di maggioranza sia Porsche. Nonostante il valore stimato dell’azienda sia ancora elevato, oltre 450milioni di euro, nel corso della giornata di lunedì, la contrattazione in Borsa delle azioni della Varta è stata sospesa a causa un calo superiore al 60%.
Ad inizio anno le azioni della Varta valevano 20 euro, oggi hanno toccato i 3 euro.
Tutto o meglio, quasi tutto è nelle mani di Michael Tojner, azionista di maggioranza della Varta. Toccherebbe a lui risanare gran parte del debito. Anche la Porsche è interessata ad acquisire in parte l’azienda. Se così fosse, l’azienda tedesca potrebbe essere completamente risanata entro il 2027. Porsche è interessata all’acquisizione della Varta V4Drive, controllata del Gruppo Varta, specializzata nella produzione di batterie per auto elettriche. L’azienda tedesca specializzata nella produzione di batterie per auto deve ancora presentare i bilanci per il 2023, un attacco informativo aveva messo in crisi anche i suoi piani di riorganizzazione. La causa del dissesto finanziario sarebbe da imputare a investimenti sbagliati e alla volontà dei responsabili dell’azienda, di cimentarsi nella produzione di batterie per auto elettriche, con investimenti ingenti e con una richiesta scarsa. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Varta, all’orizzonte l’acquisizione di Porsche
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