(Adnkronos) – Il giorno dopo avere annunciato una pausa nella corsa verso una produzione 'tutta elettrica' (con l'abbandono del target 2030), Volvo, per la seconda volta in un anno, ha tagliato le stime sui margini per l'utile lordo rivedendo al ribasso il target sui ricavi, a testimonianza del momento difficile vissuto dall'industria automobilistica, in particolare in Europa. A inizio anno la casa svedese, controllata dai cinesi di Geely, stimava per il 2026 un ebit fra l'8 e il 10% con 1,2 milioni di unità vendute. Oggi Volvo invece nel suo Capital Markets Day indica un range fra il 7 e l'8% e cancella il target di ricavi da vendite tra i 550 e i 600 miliardi di corone svedesi (da 48 a 53 miliardi di euro) alla luce di "una maggiore complessità" del mercato "soprattutto in relazione al commercio globale e alle tariffe doganali". "In termini di generazione di free cash flow, Volvo Cars continua a puntare a un free cash flow neutro nel 2024 e 2025, seguito da un forte free cash flow dal 2026 in poi", scrive la casa in una dichiarazione mentre l'ad Jim Rowan sottolinea come i target "che annunciamo oggi rafforzano ulteriormente il nostro impegno a generare valore come azienda, pur rimanendo fedeli alla nostra missione". Ieri la casa svedese aveva comunicato quello che Rowan ha definito una "leggera modifica alla tempistica per le nostre ambizioni di elettrificazione". Se a lungo Volvo si è impegnata a cessare nel 2030 la produzione di motori a combustione interna, oggi il livello di elettrificazione 'pura' è fissato fra il 90 e il 100%, con la evidente volontà di mantenere aperta una finestra produttiva così da rispondere alle "mutevoli condizioni di mercato e alle richieste dei clienti”. Il CEO Jim Rowan ha affermato che l’azienda è “pragmatica e flessibile”, ma non ha indicato una tempistica per l'uscita di scena delle auto con motore a combustione interna. Nel suo messaggio Rowan ribadisce come "il nostro impegno per l'elettrificazione completa rimane leader del settore e in ogni caso, ben prima della fine di questo decennio avremo una gamma completa di auto completamente elettriche pronte per partire": in questo modo "potremo passare all'elettrificazione completa quando il mercato sarà pronto" ma "qualunque sia la preferenza del cliente, abbiamo quello che fa per lui". Nel secondo semestre 2024 le vendite di modelli Volvo 100% elettrici si sono attestate al 26 %, dato che sale al 48 percento se si includono i Plug-in ibridi. L'annuncio è caduto in occasione della presentazione della nuova XC90 ibrida plug-in che affiancherà il maxi-suv 100% elettrico EX90, prodotto negli Usa, le cui consegne inizieranno nelle prossime settimane. Altrettanto importante è il 'balzo' tecnologico legato alla partnership con Nvidia che permetterà il ricorso a una singola piattaforma software con possibilità di intelligenza artificiale. Questo 'stack tecnologico' Superset basato su chip DRIVE Orin (che sarà seguito dal superpotente Thor) aiuterà Volvo a realizzare sistemi di sicurezza migliori per le sue auto e a migliorare costantemente i veicoli in circolazione tramite aggiornamenti over-the-air. Infine, per approfondire ulteriormente il potenziale dell'IA, Volvo Cars, attraverso la sua società di software controllata al 100%, Zenseact, sta utilizzando anche i sistemi Nvidia DGX – una piattaforma di supercomputing con IA ottimizzata per la gestione di grandi carichi di lavoro – per contribuire allo sviluppo di una guida autonoma sicura. —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Volvo taglia stime e rallenta su ‘100% elettrico’ al 2030 ma accelera su tecnologie
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