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Ferragosto, 10 regole per barbecue a prova di MasterChef e nutrizionista

(Adnkronos) – Griglie pronte per il barbecue di Ferragosto 2024. Ma la tradizionale cottura alla brace può essere un banco di prova per cucinare carne o verdure a prova dei severi giudici di MasterChef e rispettando i valori nutrizionali passati al setaccio dall'attento nutrizionista. Ecco allora dieci regole, messe a punto per l'Adnkronos Salute dall'immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione all'UniversitĂ  Lum per una grigliata perfetta.  Oltre alla qualitĂ  dell’alimento da grigliare va garantita anche la pulizia della griglia. "Quando è incrostata di residui vecchi di mesi ma anche solo di poche settimane, – ha spiegato Minelli – comprometterĂ  il gusto del prodotto da servire alterandone la prelibatezza a causa di una piĂą rapida cottura delle parti superficiali. Inoltre, un’attenzione particolare andrĂ  riservata alla rimozione, dalla carne in cottura, delle porzioni annerite perchĂ© giĂ  bruciacchiate da un iniziale processo di carbonizzazione, per effetto del quale sostanze tossiche potranno accumularsi nell’alimento. Certamente la carne andrĂ  consumata ben cotta, ma non bruciata". "Assicurare la buona riuscire della grigliata, anche in termini di ridotta produzione di effluvi carichi di benzopirene e altre sostanze tossiche generate dalla combustione dei lipidi – ha ricordato Minelli – significa dare la preferenza a carni magre limitando il piĂą possibile braciole, salsicce, costolette e carni rosse tendenzialmente grasse".  Nel caso in cui si dovesse optare per carni magre, sarĂ  sempre il caso di escludere 'unzioni' preliminari con burro, margarina o anche olio perchĂ©, ha spiegato Minelli "in questo modo ciò che avremo evitato con una piĂą attenta e salutare selezione della carne, lo avremo comunque ottenuto con una gestione disaccorta delle procedure esecutive del barbecue" 
PerchĂ© le portate siano piĂą gustose e salutari, alla carbonella sarĂ  sempre meglio preferire la legna che, in rapporto alla qualitĂ  di legname utilizzato, ha specificato Minelli, "è in grado di conferire, soprattutto alla carne, un sapore aromatizzato". "Pertanto, – ha continuato – rispetto all’impiego di legna resinosa, come quella derivante dagli alberi di pino o di abete, decisamente piĂą consono potrĂ  essere il ricorso alla legna di frassino, quercia o ciliegio". 
"Al fine di evitare sgocciolamento di grasso dalla carne in cottura sui carboni ardenti, sarebbe opportuno astenersi dal pressare o punzecchiare la carne con forchette o, comunque, con altre procedure estemporanee capaci di procurare il rilascio di sostanze che, a contatto col calore, potranno generare fumi tossici".  
"Volendo ottenere un prodotto finale tenero e saporito, l’allestimento della grigliata andrebbe avviato alcune ore prima del vero e proprio barbecue, provvedendo a preriscaldare opportunamente la griglia non senza avere, ancor prima, proceduto a marinare la carne nel vino o nell’aceto o nell’olio evo o nella salsa di pomodoro magari mescolata con erbe e spezie. Rispetto a questa buona prassi, utile tra l’atro a ridurre la produzione di composti tossici derivanti dalla combustione, sarà poi importante asciugare la carne dalla marinatura prima di collocarla sulla griglia".  
"Evitare di sovraccaricare il barbecue posizionando sulla griglia prodotti differenti magari con tempi di cottura diversi. Tra l’altro, la scolatura dei prodotti derivanti dalla cottura genererà fumi e odori eterogenei che, oltre ad alterare il gusto degli alimenti messi a grigliare, inonderanno dei loro effluvi il perimetro d’azione dell’addetto alla griglia e dei suoi ospiti".   Una volta allestito il tavolo o i tavoli degli invitati, bisogna saper scegliere la giusta collocazione del punto di cottura in modo che le persone non siano investite "dalle nebulose esalazioni più o meno tossiche derivanti dai carboni fumanti". 
"Se è buona regola del barbecue collocare la carne da cuocere sulla griglia, a sua volta posizionata al di sopra dei carboni ardenti, e mai direttamente sulla fiamma, alcuni cibi carnei, come ad esempio bistecche di manzo di un certo spessore o costolette o polli da arrostire, dovendo cuocere lentamente per restare morbidi all’interno senza essere bruciati fuori, richiedono una cottura lontana dalla fonte di calore". 
"Allestire una grigliata – ha spiegato Minelli – non è pratica che si possa improvvisare o acquisire per sentito dire, e carbonizzare un prodotto che inizialmente si preannunciava prelibato è possibilitĂ  tutt’altro che remota. SarĂ  il caso, quindi, di accostarsi al barbecue con doverosa cura e attenzione tanto per restare nel doveroso perimetro della sicurezza alimentare".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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