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Dal gaming alla nerd culture: intervista con Il Solito Mute

(Adnkronos) – Raffaele Bottone, meglio conosciuto come "Il Solito Mute", è un content creator che ha saputo trasformare la sua passione per il gaming in una carriera a tutto tondo nel mondo dell'intrattenimento online. Partendo dalla community di Rainbow Six Siege, Raffaele ha ampliato i suoi orizzonti fino a toccare temi come la tecnologia, il cinema e la cultura nerd in generale, conducendo anche un quiz show di successo. A Lucca Comics & Games 2024, nella città toscana dal 30 ottobre al 3 novembre, Raffaele condurrà cinque giorni di eventi presso il padiglione di Euronics al Baluardo Santa Croce, teatro di eventi, ospiti e attività pensate per gli appassionati di gaming e intrattenimento. In questa intervista, ci racconta il suo percorso e le sue riflessioni sul futuro dell'intrattenimento digitale. 
Hai iniziato la tua carriera online con Rainbow Six Siege e la community di Rainbow6ItaCom. Come sei passato da lì ad occuparti di tecnologia, cinema e a condurre un quiz show?
 La passione per la tecnologia la coltivo da sempre, credo di aver mandato la prima email alle scuole elementari. Ed è stata proprio quella a spingermi a “studiare” i social network. Volevo capirne le dinamiche per condividere con altri appassionati il mio interesse per Rainbow Six Siege. Da lì ho sempre cercato di alzare l’asticella e, dopo una lunga gavetta, grazie al quiz show, ho avuto l’opportunità di spaziare tra gli argomenti della nerd culture. 
Quali sono le sfide e le opportunità che hai incontrato nel gestire una presenza online su diverse piattaforme come YouTube, Twitch, TikTok e Instagram?
 La sfida principale è stata imparare a gestire modalità di comunicazione diverse tra loro. Cominciando da YouTube (ed essendo un chiacchierone) ho sempre avuto una predilezione per i contenuti long form, a cui ho potuto dare pieno sfogo proprio su Twitch. Il trend completamente opposto degli short form mi ha costretto a reinventare i miei contenuti, ma contemporaneamente mi ha dato le più grandi opportunità in questo settore, arrivando al grande pubblico. 
Nei tuoi video parli spesso di intelligenza artificiale e nuove tecnologie. Come pensi che queste influenzeranno il futuro del gaming e dell'intrattenimento online?
 Siamo solo all’inizio del percorso di training delle intelligenze artificiali a disposizione di tutti e sono certo che in futuro le vedremo sempre più presenti in ogni settore. Già oggi sono diventate fondamentali nel lavoro di post produzione dei contenuti per il web e per la TV. Penso ai sottotitoli, alle traduzioni quasi perfette in altre lingue e alla generazione automatica di scene e immagini. Nel campo del gaming l’IA è presente da tantissimo e sta entrando di prepotenza anche nel processo di sviluppo. 
Condurre un quiz show per Beyond PG Esports ti ha portato a nuove esperienze e collaborazioni? Cosa hai imparato da questa opportunità?
 Beyond PG è stata la mia prima esperienza fuori dalla 'zona di confort' di Rainbow Six Siege e si è rivelata fondamentale per la mia crescita. Ho curato ogni aspetto della trasmissione, dagli ospiti alle grafiche, fino ai singoli giochi. Relazionarmi con personalità di spicco del web, ciascuna col proprio carattere e con la propria fanbase, mi ha permesso di instaurare nuovi rapporti e di imparare a gestire imprevisti ed esigenze diverse anche in diretta davanti a un pubblico nutrito. 

 —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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