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Ddl anti-stupro, battuta d’arresto al Senato e bufera opposizioni: “Smentito patto Meloni-Schlein”

(Adnkronos) –
Battuta d’arresto sull’approvazione del ddl anti-stupro. La norma che mette al centro il consenso in mancanza del quale qualsiasi atto verrebbe considerato violenza sessuale, non è approdata oggi in Senato.  

Il provvedimento, già approvato all’unanimità dalla Camera, era atteso dopo il passaggio in commissione Giustizia nel pomeriggio nell’aula di Palazzo Madama ma in commissione la maggioranza ha chiesto ulteriori approfondimenti, con la richiesta di audizioni. Il ddl quindi non andrà in aula oggi. 

”Sostanzialmente è uno stop alla norma da parte di qualcuno che quella norma non la voleva, smentendo l’accordo politico che si era trovato alla Camera e la stretta di mano tra Giorgia Meloni e Elly Schlein”, attacca l’opposizione in commissione.  

Ma dalla maggioranza, la presidente della commissione Giustizia, Giulia Bongiorno rassicura che la legge ci sarà ma fatta meglio. “Sarebbe stato bellissimo approvare oggi il disegno di legge che mette al centro il consenso ma nell’ambito della commissione – ha spiegato in aula al Senato – sono state segnalate alcune modifiche, devo dire che ci sono alcune piccole lacune. La legge sarà fatta, un poco meglio soprattutto su un comma” perché su “un comma si gioca una vita”, sottolinea l’avvocata. “Facciamo meglio questa legge, facciamola tutti insieme. L’impegno è farla, rapidamente ma migliorandola un po’. Preferisco una legge fatta il 13 o il 31, piuttosto che il 25 ma con una lacuna”.  

Ma le ire del Pd non si placano. “La retromarcia oggi in commissione Giustizia sul ddl in materia di consenso costituisce una ferita grave di un percorso unitario che stavamo sostenendo per tutelare le donne dalla violenza maschile e che ci aveva già visto votare all’unanimità il testo alla Camera, nonché il provvedimento sul femmincidio”, affermano i senatori Cecilia D’Elia, Anna Rossomando, Valeria Valente, Alfredo Bazoli, Filippo Sensi, Walter Verini. “Il disegno di legge sul consenso costituirebbe un passo in avanti storico in materia di difesa delle vittime dalla violenza sessuale”. 

“Il centrodestra, con questo voltafaccia, oltre a tradire le aspettative delle donne, ha di fatto sconfessato un accordo siglato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Noi non ci rassegniamo perché pensiamo che il Parlamento possa e debba approvare finalmente una legge sul consenso, che molti altri paesi già hanno, e lavoreremo ostinatamente in questo senso perché anteponiamo gli interessi delle donne a quelli di parte, cosa che non è stata in grado di fare la maggioranza. Le forze politiche che sostengono il governo hanno macchiato questa giornata”, conclude.  

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webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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