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Israele, pressing Usa “per sfruttare offensiva per svolta politica in Libano”

(Adnkronos) – Una svolta politica in Libano. Sarebbe la possibilitĂ  intravista dagli Stati Uniti mentre nel Paese dei Cedri proseguono le operazioni militari israeliane contro i combattenti del Partito di Dio, orfano del suo segretario generale Hasan Nasrallah. Secondo il Wall Street Journal, che cita funzionari Usa e arabi, l'Amministrazione Biden starebbe spingendo per sfruttare l'offensiva israeliana contro Hezbollah come un'occasione per porre fine al predominio del gruppo ed eleggere un nuovo presidente della Repubblica. Un'elezione che il Libano attende dal 2022, dalla fine del mandato di Michel Aoun, nel mezzo dello stallo politico. Il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, ha sentito nei giorni scorsi i leader di Qatar, Egitto e Arabia Saudita per chiedere loro di sostenere l'elezione di un nuovo capo di Stato (che è anche il comandante delle Forze Armate), scrive il Wsj, e l'inviato Usa Amos Hochstein ha detto agli interlocutori arabi che l'indebolimento di Hezbollah, nel mirino della campagna militare israeliana, dovrebbe essere considerato un'opportunitĂ  per sbloccare potenzialmente lo stallo. Secondo funzionari sauditi citati dal giornale, l'iniziativa Usa avrebbe il sostegno di Riad. Mentre, scrive ancora il Wsj, funzionari di Egitto e Qatar hanno riferito agli americani di considerare il piano irrealistico e anche pericoloso. Le forze israeliane (Idf) hanno intanto confermato l'uccisione in raid aerei "mirati" di due comandanti degli Hezbollah libanesi. Su X le Idf danno notizia dell'uccisione di Ahmad Moustafa al-Haj Ali, indicato come comandante del 'Fronte Houla' e accusato di aver lanciato centinaia di razzi e missili anticarro contro la zona di Kiryat Shmona. "Eliminato" anche, fanno sapere i militari, Mohammad Ali Hamdan, descritto come il comandante dell' 'unitĂ  antitank' di Hezbollah nella zona di Meiss El Jabal e accusato di essere dietro attacchi con missili anticarro contro le localitĂ  del nord di Israele. "Continueremo – ribadiscono le Idf – a eliminare i terroristi di Hezbollah che minacciano le vite dei nostri civili". "Fatah è per il proseguimento dell'attuale premier Muhammad Mustafa, nominato dal presidente dell'AutoritĂ  palestinese Mahmoud Abbas per la riforma, e Hamas rifiuta questa nomina". Lo ha detto al sito di notizie israeliano Ynet un funzionario di alto livello dell'AutoritĂ  palestinese all'indomani della notizia dei colloqui al Cairo tra Fatah e Hamas, incentrati – come precisato – sul dopoguerra nella Striscia di Gaza. "Non ci sarĂ  un accordo sulla commissione di gestione di Gaza", ha affermato. E, ha detto, "dai colloqui al Cairo non emerge nessun nuovo accordo". "Hamas – ha aggiunto – vuole un governo di unitĂ  nazionale per gestire Gaza e non una commissione come quella proposta da Abbas". Ieri Hamas, che nel 2007 prese il controllo della Striscia, ha confermato i colloqui con Fatah al Cairo per parlare dell' "aggressione a Gaza, degli sviluppi politici e sul campo e degli sforzi di unificazione nazionale". Fatah, attraverso l'AutoritĂ  nazionale palestinese, mantiene un controllo amministrativo limitato sulla Cisgiordania.   —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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