(Adnkronos) –
"Cerchiamo parrucchiere uomo gay con partita Iva". Un annuncio di lavoro comparso nei giorni scorsi su una pagina Facebook di Montesilvano, in provincia di Pescara, ha acceso un vero e proprio caso social tra critiche, accuse, prese di posizione contrapposte e difese a oltranza. A pubblicarlo è stato Alessandro Tacconelli, coiffeur, titolare assieme alla moglie Sabina di un salone di parrucchieri nella cittĂ adriatica. Il post, finito nel mirino di tantissimi utenti con commenti dai toni accesi, è stato in seguito rimosso. Ma Tacconelli non demorde: "Se non si presenta nessuno per il lavoro – spiega all’Adnkronos – lo riproporremo su altre pagine, non su quella di Montesilvano. Noi abbiamo bisogno di personale per mandare avanti il nostro bellissimo salone. Cerchiamo un parrucchiere uomo gay, specializzato nel settore femminile, da inserire immediatamente con formula di affitto poltrona". Â
Alla base della richiesta, ribadisce, non c’è alcuna volontĂ discriminatoria: "I gay nel campo dell’arte, della moda, del fashion hanno una sensibilitĂ maggiore e una marcia in piĂą. Qual è il problema? Non capiamo perchĂ© tutto questo polverone mediatico. Hanno charme, maggiore attenzione verso la clientela e le donne si fidano e si confidano con loro. Non è fantascienza, ma la realtĂ che viene fuori da 20 anni di esperienza nel settore".  Tacconelli, 43 anni, sottolinea di lavorare “da sempre” come parrucchiere: “Facciamo lavori importanti, anche molto tecnici, e ci serve qualcuno affidabile e preparato. Abbiamo un’idea precisa di come debba essere la persona da inserire. Tutto qui. Nessuna discriminazione, basta baruffe social. Noi non abbiamo fatto nulla di male – aggiunge – nĂ© escluso nessuno. Anzi, stiamo sostenendo una categoria che spesso è vittima di discriminazioni. Finora non si è presentato nessuno, ma andiamo dritto per la nostra strada”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
L’offerta di lavoro: “Cerco parrucchiere gay”. Bufera per annuncio
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