(Adnkronos) – Questa sera l'Italia si accende di una luce speciale. E' la luce della Giornata nazionale Sla (sclerosi laterale amiotrofica), che da 18 anni unisce il Paese intero in un abbraccio di vicinanza, responsabilitĂ e speranza. La giornata gode dell'Alto Patronato del presidente della Repubblica e del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, e del sostegno del ministero della Salute e del ministero della Difesa: un segno concreto che questo è un Paese che non dimentica e che sceglie di stare accanto alle persone piĂą fragili, sottolinea Aisa, Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica.  Accanto alle istituzioni italiane, anche la SocietĂ italiana di neurologia (Sin) sottolinea l'importanza di mantenere alta l'attenzione sulla Sla e ribadisce la necessitĂ di consolidare l'impegno in tre ambiti fondamentali: ricerca, equitĂ di accesso alle cure e integrazione delle nuove tecnologie nei percorsi assistenziali. "Negli ultimi anni la ricerca ha aperto prospettive importanti, ma perchĂ© abbiano un impatto reale sulla vita delle persone è fondamentale garantire a tutti i pazienti un accesso tempestivo alla diagnosi, a terapie aggiornate e a un’assistenza multidisciplinare", dichiara Alessandro Padovani, presidente Sin. Il linguaggio della solidarietĂ attraversa anche lo sport. La S.S. Lazio ha scelto di legare il suo cuore biancoceleste a questa giornata, annunciando che il derby della Capitale sarĂ vissuto come un'occasione di condivisione e memoria. "Il calcio è passione, ma è anche responsabilitĂ civile. Domenica, allo stadio, due tifosi speciali – un malato di Sla laziale e uno romanista – saranno seduti in tribuna fianco a fianco. PerchĂ© davanti alla malattia, i colori si uniscono", si legge nel messaggio della societĂ . E poi c'è l'arte, con la voce di Ron, cantautore e testimonial di Aisla: "La musica ha il compito di toccare le corde piĂą profonde e di accendere speranza. Oggi canto per chi non può piĂą farlo, ma non ha perso la voglia di vivere", afferma. Accanto a queste voci, ce ne sono altre. Quelle di migliaia di volontari che illuminano il quotidiano. Quelle dei medici e degli operatori che affrontano con competenza la complessitĂ della malattia. Quelle della stampa e dei media, che non lasciano sola la comunitĂ Sla e rendono visibile ciò che non deve restare nell'ombra. "E' questa la forza della nostra Giornata nazionale – commenta Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla – unire le differenze e trasformarle in una sola voce. La voce di un Paese che non dimentica".  —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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