(Adnkronos) – Intelligenza artificiale, robotica e nuove ingegnerie emergenti in forte ascesa. Ma in un Paese fragile' come l’Italia e dall’ampio patrimonio edilizio storico, ci sarĂ sempre un grande bisogno dell’ingegneria civile. Anche in provincia di Siena. E’ in sintesi quanto emerge da un primo bilancio del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Siena, Francesco Gaudini, nella terza e ultima giornata del 68esimo Congresso nazionale degli Ordini degli ingegneri d’Italia a Siena – che ha visto la partecipazione di circa 1.500 delegati da tutta Italia – organizzato, oltre che dal Consiglio nazionale degli ingegneri, dagli ordini degli ingegneri di Siena e di Grosseto.  'Svolte-Ingegneria per governare il cambiamento' era il titolo congressuale: svolte che vanno di pari passo con la societĂ civile e interessano la sostenibilitĂ , l’Intelligenza Artificiale e Transizione industriale, ma anche l’evoluzione del sistema ordinistico. Un cambiamento che vede al centro, proprio la professione dell’ingegnere. L’Ordine degli ingegneri di Siena, conta 830 iscritti, molti dei quali sono liberi professionisti. "Siamo un ordine medio piccolo – evidenzia Gaudini -ma se rapportato con il territorio e con gli abitanti, gli iscritti sono in un numero abbastanza elevato: questa è una realtĂ che ha sempre favorito la libera professione, ma l’Ordine raccoglie anche i dipendenti pubblici della pubblica amministrazione e dipendenti privati".  Dove sta andando la categoria in questa provincia? "La categoria si sta interrogando perchĂ© le ingegnerie stanno cambiando – spiega il presidente dell’Ordine di Siena – è in forte ribasso la scelta dell’ingegneria civile da parte degli studenti che optano per altre soluzioni, ma in realtĂ di ingegneria civile-ambientale c’è sempre bisogno, soprattutto per quelle che sono le nostre fragilitĂ , patrimonio edilizio ed il nostro territorio. Ci dobbiamo interrogare sul perchĂ© l’ingegneria civile non sia piĂą così attrattiva come lo era in passato, e cosa dobbiamo fare per recuperare numero iscritti alle UniversitĂ che producono ingegneri civili".  "Il nostro territorio – continua Gaudini – ha delle eccellenze in tutti i settori. Mi piace evidenziare il paesaggio che va tutelato ed è strettamente collegato con tutto quello che è ingegneria; eccetto alcune zone, non abbiamo grandi dissesti idrogeologici e grandi rischi di eventi calamitosi perchĂ© grandi esondazioni nel nostro territorio non ci sono, ma siamo comunque un territorio fragile che va tutelato anche per quello che riguarda il patrimonio edilizio, che è un patrimonio storico di interesse culturale e sul quale gli interventi necessitano di accuratezza ancora maggiore".  Congresso nazionale a Siena, un successo di organizzazione e contenuti "Il bilancio del congresso – commenta – è estremamente positivo: intanto è il congresso piĂą affollato e frequentato degli ultimi dieci anni e questo ce lo dicono in maniera oggettiva i numeri, ma soprattutto è stato un congresso innovativo dal punto di vista dei contenuti scientifici. Per la prima volta abbiamo messo in evidenza i temi dell’ingegneria del secondo e terzo settore (gestionale, biomedica); questo grazie al contributo di illustri relatori provenienti dal mondo accademico, dell’industria, della politica, con cui abbiamo sviluppato temi di attualitĂ , quindi non solo ingegneria civile ma anche delle ingegnerie emergenti, l’ingegneria robotica, biomedica, informatica e tutto quello che è legato all’avvento dell’intelligenza artificiale". Un congresso che ha fatto conoscere Siena e le sue eccellenze, dall’enogastronomia alle bellezze storico-architettoniche, al mondo delle Contrade: "Abbiamo potuto far conoscere quella che è la nostra realtĂ , la cittĂ , nonostante le condizioni meteorologiche non troppo favorevoli, e l’organizzazione è andata secondo programma, siamo molto soddisfatti" conclude Gaudini. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Professioni, Gaudini (Siena): “Ingegneria civile-ambientale per territorio fragile”
© Riproduzione riservata


