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Test del carrello e lavoratori Pam licenziati, domani incontro azienda-sindacati

(Adnkronos) – No ai licenziamenti di dipendenti Pam Panorama per non aver superato il cosiddetto ‘test del carrello’ o del ‘finto cliente’, e cioè per non individuato il furto di alcuni prodotti, nascosti nel carrello della spesa durante un test eseguito dagli ispettori aziendali. E’ quanto ribadisce, conversando con Adnkronos/Labitalia, Gennaro Strazzullo, segretario nazionale del sindacato Uiltucs, in vista di un incontro in programma domani con l’azienda, a Roma, alle ore 11.30, presso il Centro Congressi Forma Spazio, in via Cavour 180.  

“Domani – spiega Strazzullo – avremo una discussione sulla organizzazione dell’azienda, sul fatto che alcune questioni che hanno adottato non sono compatibili con le regole del gioco. In particolare, il ‘test del carrello’, che in sostanza sta mettendo in difficoltà i lavoratori, creando disagi, contestazioni e anche qualche licenziamento”.  

Una situazione “inaccettabile”, per il sindacato, “perché il test di carrello -aggiunge il sindacalista- intanto non è conforme alle regole, nel modo che lo stanno effettuando. Le aziende possono sempre comunque fare dei test degli aspetti commerciali, ma non si può pretendere che una lavoratrice o un lavoratore, che sta alla cassa, si debba abbassare nel carrello davanti per verificare cosa c’è dentro. E’ il cliente che mette la merce sul carrello e poi deve esserci qualcuno che vigila, una vigilanza anche non armata. Ed è un test che non è stato mai concordato con i sindacati. Il cassiere deve verificare quello che c’è sul banco e magari se vede qualcosa nel carrello segnalarla, ma andare oltre…”, conclude Strazzullo, sottolineando che “domani speriamo di saperne di più”.  

L’Usb esprime piena solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di Pam Panorama “colpiti dall’ennesimo provvedimento disciplinare mascherato da ‘test carrello’. Purtroppo, non si tratta di un caso isolato: a Roma una nostra delegata, con anni di servizio e sacrifici alle spalle, è stata licenziata dopo una procedura irragionevole. Non finisce qui: da più territori ci arrivano segnalazioni di altri episodi simili”, denuncia Usb annunciando la mobilitazione per il 25 novembre davanti ai principali centri Pam. 

“Siamo di fronte a licenziamenti ingiustificati che colpiscono con sospetta precisione i lavoratori più anziani, quelli che hanno garantito per anni il funzionamento dei punti vendita e che oggi vengono trattati come numeri e costi da tagliare – continua Usb – Questa strategia, che alimenta un clima di paura e di intimidazione nelle filiali, è ancora più grave se inserita nel contesto del piano di ristrutturazione dell’area Centro-Nord, mai palesata e avviata di fatto da Pam, che solo a Firenze ha già prodotto 43 licenziamenti”. 

“Tutto questo mentre Pam continua a viaggiare su profitti importanti, 3,3 miliardi di fatturato, scegliendo di scaricare sui lavoratori il costo delle proprie operazioni finanziarie e organizzative. Licenziano, ricattano e terrorizzano chi ogni giorno garantisce il servizio nei negozi. Usb non resterà ferma”. 

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webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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