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Trump in Asia, missione tra pace e dazi. Messaggio a Xi sull’Ucraina: “Ci aiuti con la Russia”

(Adnkronos) – Il presidente americano Donald Trump in missione in Asia tra accordi commerciali e dazi, pace nel continente, dialogo con la Cina, ma anche tregua a Gaza e messaggi al leader di Pechino Xi Jinping perché aiuti gli Usa nel trattare con la Russia di Putin sulla guerra in Ucraina. 

 

Arrivato in Malesia al vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (Asean), il tycoon ha già iniziato a consolidare il suo ruolo da ‘pacificatore’ internazionale, finalizzando un accordo con il Paese e supervisionando la firma di un cessate il fuoco ampliato tra Cambogia e Thailandia, ponendo fine a mesi di scontri lungo il confine che avevano causato oltre 40 morti e centinaia di migliaia di sfollati.  

Il documento, firmato anche dai primi ministri Anutin Charnvirakul e Hun Manet, insieme al premier malese Anwar Ibrahim, prevede il rilascio di 18 prigionieri di guerra cambogiani e l’impegno reciproco a “rinunciare alla minaccia o all’uso della forza”. “Questo è un giorno storico per tutti i popoli del Sud-Est asiatico”, ha dichiarato Trump, annunciando contestualmente anche un accordo commerciale con la Cambogia e un’intesa sui minerali critici con la Thailandia. 

Secondo il ministro degli Esteri malese Mohamad Hasan, che ha seguito i negoziati per conto dell’Asean, l’intesa include la presenza di osservatori regionali nelle aree di confine e l’obbligo per entrambi i Paesi di ritirare le armi pesanti e bonificare le mine. L’accordo, firmato durante la prima tappa del tour asiatico di Trump, è considerato un passo cruciale verso una pace duratura, in attesa di un trattato definitivo tra i due Paesi. 

 

L’evento rappresenta la prima tappa di un tour continentale che include visite in Giappone e Corea del Sud, nonché un incontro con il leader cinese Xi Jinping. 

Trump ha dichiarato ai giornalisti al seguito sull’Air Force One di nutrire ottimismo riguardo al suo imminente colloquio con Xi, prevedendo progressi su diverse questioni tra cui il traffico di fentanyl e il commercio di soia. “Penso che abbiamo una buona possibilità di concludere un accordo molto completo”, ha affermato Trump. “Voglio che i nostri agricoltori siano presi in cura. E anche lui vuole delle cose”. 

“Definirei questi colloqui costruttivi, ricchi e approfonditi. Ci permettono di fare progressi e di preparare l’incontro tra i leader in un contesto molto positivo”, le parole del segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent, che ha commentato così l’esito delle discussioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, tenutesi intanto in Malesia. 

Bessent ha sottolineato che i colloqui hanno contribuito a creare una buona atmosfera in vista del prossimo vertice tra il presidente statunitense e quello cinese, previsto giovedì in Corea del Sud. Ha inoltre precisato che la decisione finale sulla possibile proroga della tregua commerciale tra Washington e Pechino spetterà “al presidente Trump”. 

Trump si è detto fiducioso riguardo alla prospettiva di finalizzare accordi commerciali durante il suo viaggio. I negoziati sono in corso con Giappone e Corea del Sud, due alleati e partner commerciali di lunga data. Nel Sud-est asiatico, i colloqui commerciali appaiono più avanzati con la Malesia, e si prevede la firma di un accordo durante la permanenza di Trump a Kuala Lumpur. “Abbiamo accordi con molte persone e sono ottimi accordi”, ha dichiarato Trump. 

Il presidente americano ha intrapreso un’importante missione diplomatica, includendo una sosta strategica nell’Emirato del Qatar per discutere della delicata tregua in corso a Gaza. La tappa in Qatar, un attore fondamentale nei negoziati relativi alla Striscia, è avvenuta in concomitanza con un’operazione aerea israeliana mirata contro un militante della Jihad Islamica, nonostante il cessate il fuoco mediato dalla presidenza statunitense.  

Durante la sua permanenza presso la base aerea Al Udeid , sede del quartier generale regionale dell’esercito americano, Trump ha avuto modo di salutare l’Emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani e il primo ministro Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Riferendosi al ruolo del Qatar, Trump ha dichiarato: “Ciò che abbiamo fatto è una pace incredibile per il Medio Oriente, e loro sono stati un fattore molto importante in questo”.  

“Hamas dovrà iniziare a restituire rapidamente i corpi degli ostaggi deceduti, compresi due americani, altrimenti gli altri Paesi coinvolti in questa grande pace interverranno”, il messaggio inviato intanto al movimento palestinese in un post su Truth Social. 

“Abbiamo una pace molto forte in Medio Oriente e credo che abbia buone possibilità di essere eterna – ha detto Trump -. Alcuni corpi sono difficili da recuperare, ma altri possono essere restituiti subito e, per qualche motivo, non lo stanno facendo. Forse ha a che fare con il loro disarmo, ma quando ho detto che ‘entrambe le parti sarebbero state trattate in modo equo’, ciò vale solo se rispettano i loro obblighi. Vediamo cosa faranno nelle prossime 48 ore. Sto osservando la situazione molto da vicino”, le parole del tycoon. 

Prima di intraprendere questo lungo viaggio, il presidente degli Stati Uniti ha alimentato le speculazioni riguardo a un possibile incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un, il primo dal 2019, affermando: “Sono aperto a questo”.  

Interrogato sulla possibilità di considerare la richiesta della Corea del Nord di essere riconosciuta come stato nucleare come precondizione per i colloqui, Trump ha replicato: “Beh, penso che siano in qualche modo una potenza nucleare… Hanno molte armi nucleari, dirò questo”. Kim Jong Un ha a sua volta espresso apertura a un incontro con il presidente Usa, a condizione che Washington rinunci alla sua richiesta di disarmo nucleare di Pyongyang. 

Per pianificare un nuovo incontro con Vladimir Putin, Donald Trump dovrà sapere che il presidente russo “vuole fare un accordo”. “Non perderò tempo – ha detto intanto il presidente Usa ai giornalisti a bordo dell’Air Force One -. Ho sempre avuto un ottimo rapporto con Putin, ma finora è stato molto deludente”. 

Trump ha poi confermato anche di voler parlare con Xi Jinping del conflitto che va avanti in Ucraina. “Mi piacerebbe la Cina ci aiutasse con la Russia – ha detto ai giornalisti il tycoon in viaggio verso l’Asia -. Abbiamo imposto sanzioni molto pensati contro la Russia”.  

“Uno degli argomenti di cui parleremo è la Russia, l’Ucraina, vengono uccise settemila persone ogni settimana, per lo più soldati – ha spiegato ancora -. Sicuramente ne parleremo”. Il tycoon ha insistito sull’ “ottimo” rapporto con Xi, alla guida di una Cina legata alla Russia da una partnership “senza limiti”, ed è convinto avrà “un incontro positivo” con il leader cinese, forse “eccezionale”. 

A proposito delle nuove sanzioni imposte contro la Russia, Trump ha poi affermato: “Dice che non avranno un effetto così importante, quindi non saprei. E’ quello che dice lui. Non credo su questo abbia ragione”. 

 

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