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Due infermieri aggrediti a Cisanello: arrestato un 40enne

PISA – Ancora un’aggressione ai danni di personale sanitario a Pisa. 

Mattinata di Capodanno con momenti di tensione all’ospedale civile di Cisanello, dove un uomo di 40 anni è stato arrestato dai carabinieri della sezione radiomobile di Pisa per lesioni personali aggravate ai danni di due infermieri. L’episodio, che sottolinea ancora una volta la crescente problematica delle aggressioni al personale sanitario, ha visto l’immediato intervento delle forze dell’ordine e l’applicazione dell’articolo 583-quater del codice penale, che tutela specificamente l’incolumità degli operatori sanitari con un inasprimento delle pene e l’introduzione anche dell’arresto per differita.

L’uomo, in evidente stato di forte agitazione, presumibilmente a causa dell’assunzione di sostanze alcoliche, si è scagliato contro il personale sanitario, aggredendo due infermieri.
L’intervento tempestivo dei carabinieri ha permesso di bloccare l’aggressore e di evitare ulteriori conseguenze. Il 40enne è stato quindi arrestato e su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica di Pisa di turno che coordina le indagini, è stato trattenuto nella camera di sicurezza del comando di Pisa in attesa del rito direttissimo, fissato per la mattinata del 2 gennaio, in cui è stato convalidato l’arresto e disposta la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria due volte a settimana.

“L’arresto dell’aggressore di due infermieri a Pisa rappresenta un segnale importante nella lotta contro il fenomeno spregevole delle aggressioni al personale sanitario. Questa misura dimostra che si può e si deve fare qualcosa per proteggere chi, ogni giorno, si dedica alla cura e alla salute delle persone con professionalità e dedizione. L’applicazione dell’articolo del codice penale sull’aggressione ai sanitari è un segnale positivo che, speriamo, funga da deterrente per futuri episodi di violenza”. A dirlo è Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici di Firenze. 

“A nome dell’Ordine dei Medici di Firenze – dice Dattolo – voglio esprimere solidarietà e vicinanza ai due infermieri aggrediti e ringraziare i carabinieri per il pronto intervento che ha evitato conseguenze ben peggiori. Aggiungo che questo episodio ci ricorda, ancora una volta, quanto sia cruciale intensificare le azioni preventive e repressive per tutelare chi opera in un contesto già carico di stress e responsabilità”.

“La paura e il rischio di aggressioni non possono e non devono diventare una condizione normale di lavoro per i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario. Questo arresto è la dimostrazione che la legge può essere uno strumento efficace – dice il presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze – ma dobbiamo fare di più, sia in termini di sensibilizzazione che di prevenzione”.

Secondo dati diffusi nelle settimane scorse dall’Ordine dei Medici di Firenze, negli ultimi tre anni, le violenze nei confronti del personale sanitario sono aumentate del 30%, con le donne che rappresentano il 59% delle vittime.

Il presidente invita le istituzioni e i cittadini a un impegno congiunto per creare un ambiente lavorativo sicuro e rispettoso: “La sanità è un bene comune e chi vi opera merita protezione e rispetto. Ogni aggressione non è solo un attacco a un singolo professionista, ma a tutta la nostra comunità, pazienti compresi”, conclude Dattolo.

REDAZIONE

© Riproduzione riservata

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