SAN GIULIANO TERME – Il Comune di San Giuliano Terme assesta un importante colpo nella vicenda del contenzioso giudiziario contro la società Trina Solar, che vorrebbe costruire un grande impianto fotovoltaico su terreno agricolo e in un’area di pregio paesaggistico che scorre lungo la via del Brennero. Il Consiglio di Stato si è pronunciato con un decreto in cui viene accolta l’istanza di tutela cautelare monocratica depositata dal Comune sangiulianese lo scorso 17 aprile, sospendendo la sentenza impugnata fino alla Camera di consiglio del prossimo 8 maggio, quando verrà trattata l’istanza cautelare collegiale.
Soddisfatto il sindaco Matteo Cecchelli che si sta spendendo per arginare la proliferazione di questi grandi agglomerati fotovoltaici che purtroppo hanno vita facile grazie a delle leggi che, di fatto, scavalcano i piani urbanistici, paesaggistici e di tutela dell’ambiente fissati dai comuni. Avendo espresso il Comune un diniego sulla realizzazione dell’opera, la società Trina Solar aveva diffidato e messo in mora l’amministrazione termale richiedendo l’esecuzione della sentenza del Tar che dava ragione alla società che vorrebbe edificare sull’ampio spazio agricolo.
“Avevamo da subito promesso battaglia contro una tendenza che sta andando fuori controllo a scapito dei territori e delle comunità – afferma il primo cittadino sangiulianese –. Ribadiamo la nostra contrarietà all’edificazione di queste infrastrutture altamente impattanti, garantite da leggi governative che vanno contro le comunità locali, scavalcando le amministrazioni comunali e creando preoccupazione tra i cittadini, le attività produttive e commerciali. Al contempo rilanciamo l’opinione favorevole al ricorso delle energie rinnovabili, purché partano da principi che guardino alla sostenibilità, al rispetto delle regole locali e che non siano imposte con leggi che creano un’aggressività economica del mercato che poi ricade sulla qualità ambientale e paesaggistica”.
Il riferimento è anche sulle altre partite relative alla questione della proliferazione indiscriminata di impianti, in particolare ai laghetti di Campo sui quali potrebbe sorgere un’infrastruttura flottante in più ad altre zone del comune sangiulianese.
“La decisione del Consiglio di Stato è frutto della volontà dell’amministrazione comunale di tutelare il territorio, un risultato raggiunto grazie al grande lavoro dell’avvocatura e degli uffici tecnici comunali che sta operando in un contesto giuridico complesso con profonda attenzione e competenza e verso la quale esprimo un sentito ringraziamento. La questione non è finita ovviamente, ma certo non era facile riaprire la partita per avere delle possibilità in più: andiamo avanti su questa strada“, ha concluso Cecchelli.
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