PISA – A trentatré anni da uno degli attentati più drammatici della storia italiana, la città di Pisa ha ricordato Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta con una cerimonia intensa e carica di significato, promossa dal Comune in collaborazione con l’Edicola della Legalità. L’omaggio si è svolto nel giardino intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, un luogo carico di simbolismo che rappresenta l’impegno quotidiano della città per la cultura della legalità.
Alla cerimonia hanno preso parte le principali autorità civili e militari. Presenti, tra gli altri, l’assessore alla legalità Giovanna Bonanno, il prefetto di Pisa Maria Luisa D’Alessandro, il presidente della Provincia Massimiliano Angori, e Federica Ciardelli, presidente dell’associazione Nicola Ciardelli Onlus, che gestisce l’Edicola della Legalità. La loro partecipazione ha ribadito con forza il valore istituzionale e civile di questo momento di memoria collettiva.
L’assessore Bonanno nel suo intervento ha ricordato: “Domani, a 33 anni dalla strage di Via D’Amelio, ricordiamo il 19 luglio 1992, quando persero la vita il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, inclusa Emanuela Loi, prima agente donna caduta in servizio. Un sacrificio immenso da non dimenticare. Commemoriamo questo giorno nel giardino dedicato a Falcone e Borsellino, simbolo di giustizia e lotta alle mafie. Ricordare Borsellino significa riaffermare legalità e giustizia, partendo dal sacrificio di tutti coloro che hanno combattuto la mafia. È un dovere civico verso le nuove generazioni, per una società più giusta, fondata sul rispetto delle regole. La cultura della legalità deve essere una priorità quotidiana, un obiettivo condiviso per costruire un futuro migliore”.
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