PISA – Un’alleanza tra scienza, tecnologia e sostenibilità per costruire un mondo senza sostanze nocive. Si chiama Sustech – Accelerating sustainable technological trajectories with computational chemistry and machine learning – il progetto che ha ottenuto un Erc Synergy Grant da circa 10 milioni di euro, uno dei riconoscimenti più ambiti della ricerca europea.
A guidarlo è un team internazionale composto da Elisa Giuliani dell’Università di Pisa, Arianna Martinelli della Scuola Superiore Sant’Anna, Stefan Wagner dell’Università di Vienna e Olexandr Isayev della Carnegie Mellon University di Pittsburgh.
L’obiettivo è ambizioso: prevenire la diffusione di sostanze tossiche fin dalle fasi di progettazione dei prodotti di largo consumo. Cibo, cosmetici, tessuti, farmaci, pesticidi: la vita quotidiana è costellata di composti chimici che possono rivelarsi dannosi per la salute e l’ambiente. Sustech intende cambiare radicalmente questo paradigma.
Grazie a chimica computazionale e intelligenza artificiale, i ricercatori svilupperanno strumenti per prevedere il rischio e la tossicità delle molecole ancora prima che diventino prodotti commerciali. L’approccio unirà l’analisi chimica alla mappatura dei brevetti internazionali, per capire perché alcune tecnologie pericolose si sono affermate, mentre altre – più sicure – non hanno trovato spazio nel mercato.
Il progetto creerà una banca dati globale senza precedenti, collegando le informazioni brevettuali con modelli predittivi di rischio ambientale e sanitario. Su questa base, verranno condotte simulazioni quantistiche per calcolare il grado di pericolosità delle nuove molecole e individuare i fattori economici e normativi che orientano l’innovazione. Tutti i risultati saranno accessibili in una piattaforma digitale open access, utile a scienziati, imprese e decisori pubblici per progettare tecnologie davvero sostenibili.
“Con Sustech vogliamo cambiare il modo in cui vengono pensati i materiali e i prodotti, integrando la sicurezza ambientale già nelle prime fasi della ricerca”, spiegano Giuliani e Martinelli. È un nuovo modello di innovazione responsabile, in cui la conoscenza scientifica dialoga con l’economia e le politiche industriali per evitare che il progresso si traduca in nuovi rischi per le persone e per il pianeta.
Sustech nasce da una collaborazione avviata oltre cinque anni fa tra la Scuola Sant’Anna e l’Università di Pisa, oggi rafforzata da partner internazionali di altissimo livello. Le ec Synergy Grants dell’European Research Council premiano infatti i progetti più visionari, capaci di affrontare sfide globali complesse attraverso il lavoro congiunto di studiosi con competenze diverse ma complementari.
Un passo deciso verso una chimica più pulita, una scienza più responsabile e un futuro davvero “toxic-free”.
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