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Sindaco di Cascina vs Ceccardi: “Con lei no presidi sicurezza”

CASCINA – Sindaco di Cascina vs Ceccardi: “Con lei no presidi sicurezza”.

Sindaco di Cascina vs Ceccardi, botta e risposta tra il sindaco del Comune di Cascina Michelangelo Betti, Pd, con l’ex sindaca di Cascina Susanna Ceccardi, Lega Salvini, ed Elena Meini, consigliera regionale e consigliera comunale a Cascina, entrambe Lega Salvini.

Casus belli la sparatoria a Cascina, provincia di Pisa.

Per Susanna Ceccardi “Un episodio gravissimo conseguente al fatto che il Pd a Cascina ha smantellato negli anni tutti i presidi di sicurezza che la mia amministrazione aveva creato. Hanno smantellato la collaborazione con l’esercito nell’ambito del progetto ‘strade sicure’, con i militari che pattugliavano tutto il Comune. Hanno smantellato le ‘sentinelle di notte’, cioè la convenzione che avevamo fatto con le guardie giurate, le quali facevano un presidio di vigilanza attiva durante le ore notturne. E ora, lo stesso Pd che ha cancellato tutte le mie iniziative per la sicurezza, si lamenta del fatto che non c’è presidio del territorio. Per fortuna tra un anno si vota anche a Cascina”.

Per Elena Meini: “In questo Comune non c’è nessuno, nell’ambito dell’amministrazione, che si occupi veramente della sicurezza, tema che non interessa al Pd e che tende sempre a sminuire: lo scorso anno una baby gang ha terrorizzato il centro, vi sono mendicanti presenti ai mercati ed ai parcheggi, leggiamo oggi di furti aumentati nelle frazioni ed ora una sparatoria e non occuparsene è una carenza intollerabil. Cosa ne pensa, quindi, il sindaco di quanto successo? Da parte nostra chiederemo immediatamente un incontro in Prefettura per analizzare il grave fatto criminale.”

Sindaco Betti: “Come si dice? “A volte ritornano”. Dopo quasi cinque anni di assenza Cascina ha visto la ricomparsa elettorale di Susanna Ceccardi. Chiusa la campagna per le Europee ha probabilmente avuto un momento di déjà vu e si è sentita nel 2016, pronta a sollevare il tema della sicurezza del territorio. Anzi è andata oltre, asserendo che l’attuale giunta avrebbe “smantellato i presidi di sicurezza” della sua amministrazione. La memoria la tradisce: dopo essersi dimessa dalla carica di sindaco nel 2019, ha assunto quella di assessore alla sicurezza, però quando l’attuale amministrazione è entrata in carica non c’era traccia di ‘presidi di sicurezza’. A ottobre 2020 abbiamo trovato il Comando della Polizia Municipale senza il comandante. Questa amministrazione, oltre ad aver individuato comandante e vicecomandante (un atto normale, ma di cui Ceccardi non era stata capace), ha esteso i servizi della Pm anche alle domeniche e ai festivi infrasettimanali. Ora stiamo lavorando per l’introduzione del turno serale. Spero che con il secondo quinquennio in Europa, che arriverà grazie alla rinuncia del generale Roberto Vannacci, l’onorevole abbia occasione di verificare il livello di sicurezza anche in Comuni vicini a Cascina, con una guida amministrativa diversa”.

Poi il sindaco di Cascina: “È anche vero che Ceccardi ha responsabilità su un territorio ben più ampio rispetto a quello del Comune di Cascina. Diverso il quadro per quanto riguarda Elena Meini, capogruppo della Lega in consiglio regionale e consigliera comunale a Cascina. Da mesi e mesi la sua presenza nelle sedute consiliari avviene solo da remoto e in maniera discontinua. E lo stesso succede per buona parte del suo gruppo. La loro presenza fisica è quella delle campagne elettorali, per il resto si affidano a media e social”.

© Riproduzione riservata

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