PISA – Alla vigilia della sfida casalinga contro la Cremonese, valida per la prossima giornata di serie B, Alberto Gilardino ha incontrato la stampa per presentare il match. Il tecnico nerazzurro ha mostrato fiducia nei suoi giocatori e rispetto per l’avversario, guidato da Davide Nicola, una delle squadre più in forma del campionato.
“La squadra sta bene, ho tutti a disposizione tranne i soliti infortunati – ha esordito Gilardino –.Abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, con la giusta attenzione e mentalità. Servirà avere dentro un po’ di fuoco, perché sarà una partita importante, ma come tutte le altre. Il desiderio e la voglia dei ragazzi di fare una grande gara nel nostro stadio sono forti, e questo è il sentimento che dobbiamo portarci dentro”.
Gilardino ha parole di stima per la formazione grigiorossa: “La Cremonese ha 14 punti, è partita fortissimo. È una squadra organizzata, con un allenatore molto preparato come Davide Nicola, che conosce bene la categoria e sa valorizzare i giocatori. Hanno elementi di qualità e fisicità: penso a Bondo e Baschirotto, ma anche a giocatori offensivi come Vazquez e Bonazzoli, che possono fare la differenza in qualsiasi momento”.
Il tecnico sottolinea l’importanza di curare i dettagli, soprattutto sulle palle inattive: “La Cremonese ha già segnato sette gol su calci piazzati, quindi dovremo essere molto attenti nei duelli e nelle marcature. Ma servirà anche lucidità e fame quando avremo la palla, per creare i presupposti per far male all’avversario”.
Su Matteo Tramoni, apparso in difficoltà nelle ultime settimane: “Matteo è un ragazzo che si allena sempre bene, ha qualità indiscutibili. Gli manca solo quella scintilla per sbloccarsi, ma ho grande fiducia in lui. Può essere determinante negli ultimi metri, con la palla al piede o negli uno contro uno. Dipende da lui, dalla sua volontà e dalla sua determinazione”.
Per i nerazzurri inizia un periodo di scontri diretti: “Il Pisa si avvicina a una serie di partite contro squadre che lottano per gli stessi obiettivi. Saranno gare molto equilibrate, che si decideranno sui dettagli. Dobbiamo essere bravi nelle preventive e nelle palle inattive, in entrambe le fasi. Abbiamo margini di miglioramento, soprattutto nei singoli. Abbiamo anche ragazzi giovani come Vural (classe 2006), che stanno crescendo. Il tempo è poco, ma dobbiamo accelerare il processo di maturazione e di risultati. È il mio compito far sì che questa crescita avvenga rapidamente. Siamo forse una delle poche squadre che ha cambiato sette giocatori in tre giorni mantenendo la propria identità. Tutti sono utili e si sentono parte del progetto. È un segnale importante di compattezza e professionalità”.
Sul piano tattico: “Dobbiamo essere bravi a cambiare modulo anche in corsa. A volte partiamo in un modo e poi modifichiamo in base alla gara. Contro la Lazio, per esempio, abbiamo usato un 4-4-2 per chiudere meglio le catene laterali. Ora affrontiamo una squadra che gioca con la difesa a tre e due quinti molto veloci: abbiamo preparato diverse soluzioni”.
Su Lorran e Moreo: “Se Lorran non gioca è colpa mia – ha detto sorridendo –. In questo momento ho trovato un equilibrio, ma Lucas si allena bene e sta crescendo. È un giocatore che negli ultimi 20-25 metri può spezzare la partita. Quando ci sarà bisogno di lui, sarò il primo a inserirlo. Moreo invece è in un ottimo momento, i due gol di Torino sono strameritati. È un professionista esemplare, lavora con grande dedizione e senso di appartenenza. Sono felice per lui, ma deve continuare su questa strada”.
In chiusura, Gilardino ha voluto ricordare Gianluca Signorini, nel ventitreesimo anniversario della sua scomparsa: “Ho un bellissimo ricordo del capitano. Il mio pensiero va a lui e alla sua famiglia. È stato un simbolo vero, per il Genoa e per tutto il calcio italiano”.
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