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Careggi sul podio in Italia, Giani: “In Toscana sanità pubblica d’eccellenza”

FIRENZE – Careggi sul podio in Italia, Giani: “In Toscana sanità pubblica d’eccellenza”

Careggi sul podio in Italia, report Agenas PNE 2024, Programma Nazionale Esiti. L’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali valuta i nosocomi d’Italia – 1363 strutture prese in esame – e l’ospedale fiorentino di Careggi sale sul podio più alto per le migliori performance espresse complessivamente in tutte le aree.

Domenico Mantoan, direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas),

 

Il premio è stato consegnato dal direttore generale di Agenas, Domenico Mantoan, alla direttrice generale Daniela Matarrese.

Il report ha valutato le performance di ospedali pubblici e privati, in sette aree cliniche principali: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, nefrologia, gravidanza e parto, osteomuscolare. Mantoan:  “Humanitas di Rozzano e due strutture pubbliche, ovvero l’ospedale di Ancona e il Careggi di Firenze, sono risultati essere i tre migliori ospedali italiani.

L’Humanitas, per il terzo anno consecutivo  si conferma ospedale di eccellenza e otto aree su quelle monitorate hanno livelli altissimi, questo mostra l’impegno costante di questa struttura”. Sul podio, assegnato in base alla valutazione effettuata con il sistema del treemap, ci sono due ospedali pubblici: “L’azienda ospedaliera di Ancona che era tra i migliori anche lo scorso anno e ha fatto un balzo ulteriore migliorando ancora di più il risultato, con 7 aree di eccellenza. La sorpresa è un altro ospedale pubblico, che ha fatto un grande investimento, l’azienda ospedaliera universitaria Careggi di Firenze”, che raggiunge l’eccellenza in tutte e 8 le aree considerate.

Daniela Matarrese: “Con Careggi viene premiata l’eccellenza della sanità pubblica, per ricevere questo riconoscimento di Agenas vuol dire che abbiamo maturato risultati ottimi in tutte le aree e che una parte di esse hanno livelli di eccellenza. Ora bisogna mantenere lo standard raggiunto e lavorare in alcune sull’efficienza delle attività di ricovero, aspetto che emerge in parte da questo rapporto. È un risultato fondamentale per i pazienti e per le persone che lavorano a Careggi. Ma che esalta la motivazione generale. Per noi il clima interno, fra chi lavora in ospedale, è la cosa più importante. Per un sanitario lavorare nell’ospedale più importante d’Italia è aspetto di grande importanza e di orgoglio”.

Poi Matarrese: “Le aree che risultano eccellenti sono infarto miocardico acuto con tutta la rete infarto (angioplastica), by pass aortocoronarico.  Inoltre l’area nascita, nel parto siamo i migliori in Italia per la percentuale bassa di cesarei, diamo tanto parto naturale e nel 2023 abbiamo superato i 3.000 parti totali, tra i pochissimi ospedali in Italia oltre questa quota”. Si registra anche “eccellenza in chirurgia toracica e nella cura dei tumori, in particolare per quelli del cancro a polmone, a mammella e a prostata”, “molto bene, infine, tutta l’area dell’ortopedia e tutta la rete ictus”. “Ringrazio il presidente Giani perché ha avuto coraggio di nominare me, una donna giovane, nell’ospedale più grande della Toscana, e perché questi risultati sono il coronamento del fatto che i grandi investimenti danno e daranno grandi frutti, così come sono sicura accadrà con il nuovo stanziamento da 200 milioni di euro”.

Anche gli ospedali di Massa, Lucca e Pistoia figurano tra quelli citati dal programma nazionale esiti dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha realizzato il monitoraggio delle performance assistenziali di 1.363 ospedali italiani, pubblici e privati, focalizzando l’attenzione su alcuni ambiti cruciali per la salute dei cittadini. L’ospedale del Cuore Pasquinucci di Massa rientra tra le strutture ad alto volume (≥100 ricoveri Stemi/anno) che hanno garantito un tempestivo accesso all’angioplastica coronarica percutanea transluminale a più dell’85% dei pazienti con infarto miocardico. L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi a Firenze risulta tra le 18 strutture in Italia con un valore corrispondente di casistica trattata pari al 35% del volume complessivo (era il 24% nel 2022) per bypass aorto-coronarico. Per quanto riguarda la frattura del collo del femore e la proporzione di pazienti di età superiore o uguale a 65 anni operati entro le 48 ore, l’ospedale Versilia, a Lucca, è tra le 14 strutture che hanno raggiunto o superato la proporzione del 75% di interventi effettuati entro le 48 ore nel 2023 e anche nei tre anni precedenti. L’ospedale di Pescia (Pistoia) è tra le sette strutture che sono passate da un livello ‘molto basso’ di aderenza a standard di qualità a un livello ‘alto o molto alto’.quella dell’ospedale della Valdinievole di Pescia in provincia di Pistoia, che ha fatto tesoro delle indicazioni emerse dagli audit interni migliorando l’organizzazione dei servizi, e gli ospedali San Jacopo di Pistoia e San Giuseppe di Empoli per l’area cardiovascolare.

Soddisfatto e contento il presidente della Toscana, Eugenio Giani. “In Toscana vogliamo una sanità pubblica e d’eccellenza. E’ la nostra priorità e l’ospedale di Careggi ne è un esempio: una sanità all’avanguardia per tecnologia ed apparecchiature ma dove si investe anche sulle persone e sui professionisti che vi lavorano. Una sanità pubblica e universalistica, che va difesa e potenziata, investendovi ancora più risorse”.

“Questo è un risultato di straordinario valore soprattutto perché si colloca in una fase difficile per i sistemi sanitari pubblici”, commenta l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini. “Careggi è l’azienda ospedaliero universitaria più grande della Toscana e una delle più grandi del Paese: un ospedale che ha dimostrato di avere una propensione al cambiamento e all’innovazione, ma anche un’attenzione minuziosa agli aspetti organizzativi e alla promozione dello spirito di squadra”.

“Il risultato di Careggi   unito alle performance positive, in alcuni casi eccellenti, di altre strutture della nostra regione confermano come la Toscana sia ancora in prima linea per la tutela del diritto alla salute nel nostro Paese, nonostante le difficoltà dettate dal sottofinanziamento nazionale”.

Per Agenas  il nosocomio universitario di Careggi, che precede l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche e l’istituto clinico Humanitas di Rozzano nel milanese, si è classificato al primo posto per la somma della media nei vari indicatori.

I dati presi in considerazione si riferiscono al 2023 e riguardano l’attività chirurgica e medica, dove gli analisti di Agenas sono andati a misurare i casi trattati, la sopravvivenza dopo gli interventi ma anche la rapidità di risposta a determinate emergenze, come angioplastica e bypass o le fratture al femore.

 

Secondo l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari, ente che certifica la qualità delle strutture sanitarie in Italia l’ospedale della Valdinievole rientra tra i 7 ospedali che, a livello nazionale, hanno avuto il più alto livello di miglioramento negli standard di qualità nel 2023, addirittura ponendosi come secondo per l’aumento dei livelli di qualità a livello nazionale nel 2023, diventando così ospedale a ‘livello alto o molto alto di qualità’. Voglio quindi ringraziare gli operatori sanitari del nostro ospedale per il lavoro che svolgono ogni giorno: la loro professionalità da me e da tanti cittadini è già conosciuta ma adesso è stata certificata a livello nazionale.”.

Così il consigliere regionale Marco Niccolai (Pd) commenta i dati del “Programma nazionale esiti” redatto dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che ha valutato le performance di 1.363 ospedali pubblici e privati, in base a 205 indicatori. Il report con i dati riferiti al 2023 è stato presentato oggi a Roma nella sede del Cnel e tra le varie classifiche stilate quello sui miglioramenti del servizio premia il nosocomio della Valdinievole e, per quanto riguarda l’area cardiovascolare, quello di Pistoia.

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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