Sta per partire uno dei bandi pubblici più attesi dell’anno: il ministero della cultura (Mic) annuncia il concorso 2025 che mette a disposizione 2487 posti a tempo indeterminato per varie figure nei beni culturali.
Ruoli richiesti e numeri
Il concorso coprirà ruoli che vanno dall’assistenza alla vigilanza fino a posizioni tecniche e specialistiche.
Tra i profili previsti:
- Assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza
- Assistenti tecnici
- Bibliotecari
- Architetti
- Archivisti
- Archeologi
L’offerta è stata incrementata rispetto alle premesse iniziali, per rispondere alla necessità di rafforzamento degli organici negli istituti, nei musei, negli archivi e nelle biblioteche in tutta Italia.
Requisiti e modalitĂ di partecipazione
Per i profili da assistente sarĂ sufficiente un diploma di scuola superiore.
Per quelli piĂą specialistici basati su competenze tecniche o intellettuali (es. architetti, bibliotecari, archivisti) sarĂ richiesta una laurea coerente con il profilo del bando.
Oltre ai requisiti di base (cittadinanza, idoneitĂ , assenza di provvedimenti ostativi), i candidati dovranno dotarsi di Spid attivo e possedere indirizzo Pec per le comunicazioni ufficiali.
Il bando conterrà i dettagli sui quiz, le prove (eventualmente digitali e orali) e i titoli valutabili: le materie d’esame includeranno lingua inglese, competenze digitali e discipline specifiche relative al profilo scelto.
Quando uscirĂ il bando e come prepararsi
La pubblicazione del bando è imminente: la attesa è che venga resa ufficiale entro poche settimane sul portale inPA e sui siti istituzionali del Ministero della Cultura.
Chi è interessato dovrebbe già iniziare a prepararsi: studiare le materie indicate, reperire manuali aggiornati e controllare costantemente le notifiche ufficiali.
Questo concorso rappresenta una chance concreta per stabilitĂ lavorativa nel settore culturale, spesso strategico per territori ricchi di storia e arte. Con quasi 2500 posizioni nazionali aperte anche a diplomati, si apre una porta a chi aspira a valorizzare il patrimonio culturale italiano da una posizione di servizio pubblico.
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