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Legge consorzi industriali, sindaco Tagliaferri: “Se necessario procederemo ad esproprio ex Gkn”

CAMPI BISENZIO – Legge consorzi industriali, sindaco Tagliaferri: “Se necessario procederemo ad esproprio ex Gkn”

Ex Gkn Campi Bisenzio, approvazione in Consiglio regionale della nuova legge consorzi industriali. Favorevoli Pd, Movimento 5 stelle, Italia Viva e, in difformità col gruppo, il consigliere di Fratelli d’Italia Diego Petrucci.

Nel corso delle votazioni dell’articolato di legge, rendiconta l’Ufficio stampa del Consiglio regionale, sono stati respinti gli emendamenti presentati dal gruppo della Lega, decaduti quelli presentati dal gruppo di Fratelli d’Italia perché i proponenti non erano in aula.

Proposta di legge per la “costituzione e il funzionamento dei consorzi di sviluppo industriale finalizzati alla realizzazione di poli per specifici settori industriali. Strumenti per il sostegno a recupero cooperativistico d’impresa e del tessuto economico e sociale del territorio”.

Presentata da Silvia Noferi (Movimento 5 Stelle), che ha proposto il primo testo poi rielaborato e condiviso con Gianni Anselmi e Vincenzo Ceccarelli (Pd). La Pdl è stata poi sottoscritta anche da Maurizio Sguanci (Italia Viva).

La discussione e la votazione si è svolta mente sotto la sede del Consiglio regionale si svolgeva una manifestazione degli ex lavoratori della Gkn, dalla cui crisi ha preso le mosse, almeno nella sua prima stesura, la proposta di legge presentata da Silvia Noferi.

Andrea Tagliaferri, sindaco di Campi Bisenzio: “Con questa legge in vigore, abbiamo le basi per avviare immediatamente il consorzio industriale nello stabilimento ex GKN”. Noi siamo pronti. Se necessario, procederemo anche all’esproprio dello stabilimento, come previsto dalla nuova normativa. In questo momento è necessario unire le risorse economiche, politiche e operative necessarie, nell’ottica di  una visione condivisa e una determinazione collettiva insieme ai comuni della Piana Fiorentina e alla Regione Toscana.  Il rilancio dell’ex GKN non riguarda solo Campi Bisenzio, ma l’intera area della Piana Fiorentina e il futuro del lavoro in Toscana. Adesso è il momento di fare sul serio, di dimostrare che le istituzioni possono lavorare insieme per il bene dei lavoratori, delle famiglie e del nostro tessuto produttivo. Questa è una chiamata all’azione, rivolta non solo agli amministratori locali, ma anche a tutte le forze sociali ed economiche del territorio”.

Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana: “Un risultato frutto di un percorso collettivo, col coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e delle categorie economiche e del Consiglio regionale. Era il 6 di giugno e quella sera la ricordo bene. A Pisa chiudevamo la campagna elettorale per le Europee e alcuni attivisti di un centro sociale pisano bloccarono il mio comizio in difesa degli operai della Gkn, sostenendo che non stessimo facendo abbastanza per approvare la legge sui consorzi industriali promossa anche da loro. Quella sera lasciai loro il palco e il microfono per dar voce alle loro rivendicazioni. E dopo averli ascoltati ed essermi confrontato con loro, spiegando quali fossero i tempi e i passaggi necessari per arrivare all’approvazione della legge, promisi loro (ma soprattutto agli ex operai della Gkn) che avrei fatto di tutto per approvarla entro la fine dell’anno. Dopo una maratona in aula durata 4 giorni, la legge è stata approvata. E fuori dal Consiglio regionale c’erano proprio loro, gli operai, che hanno accompagnato ‘l’ultimo miglio’ di questa norma coi loro cori e i loro tamburi e che hanno festeggiato insieme a noi questo traguardo”.

Poi Mazzeo: “Credo sia stata una delle scene più belle che abbia visto in questi anni, la rappresentazione della politica che passa dalle parole ai fatti riuscendo a dare una nuova speranza a tanti lavoratori. Un risultato frutto di un percorso collettivo, col coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e delle categorie economiche ma soprattutto con il contributo dei colleghi Gianni Anselmi e Silvia Noferi, primi firmatari della norma insieme a Vincenzo Ceccarelli e Maurizio Sguanci, e di tutti i colleghi della seconda commissione. Tutto questo mi rende davvero felice ed orgoglioso. E sapere che da oggi la Toscana ha un strumento in più per difendere i lavoratori dalle crisi aziendali e creare sviluppo sul nostro territorio mi fa credere davvero che, insieme, possiamo fare bene (e sempre meglio) il nostro lavoro”.

Silvia Noferi, Movimento 5 Stelle: “Tra l’orgoglio e la commozione, di essere riuscita nell’impresa di far approvare una proposta di legge dai banchi dell’opposizione per il futuro di tutti quei lavoratori che hanno perso il lavoro, lo stanno per perdere o lo perderanno, mi sembra il più bel regalo che potessimo fare in questo periodo natalizio”. 

Diego Petrucci, Fratelli d’Italia: “A me questa legge non dispiace, è interessante, perché mette a disposizione uno strumento che prima non avevamo. È una opportunità su base volontaria che la legge mette a disposizione della politica, nel caso in cui ritenga che ci siano le condizioni di intervenire. Un’opportunità, non una limitazione. È difficile da applicare, ma è un antidoto all’orribile, violenta pratica della delocalizzazione, frutto della globalizzazione, che ha distrutto milioni di posti di lavoro in Europa negli ultimi decenni. Intravedo un qualcosa che, magari lontanamente, assomiglia partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Questo non è un tema di sinistra, è stato uno dei cavalli di battaglia della destra politica italiana. Potremmo immaginare, penso agli impianti di risalita, come Consorzi industriali tutte le stazioni montane della Toscana”.

Vincenzo Ceccarelli, capogruppo regionale Pd: “Questa legge nobilita il nostro impegno in questa parte finale della legislatura. Creiamo uno strumento e lo mettiamo a disposizione dei territori. È una legge importante, non è la prima volta che troviamo a legiferare mentre fuori ci sono persone che protestano. Sono sceso a parlare con queste persone, è una manifestazione pacifica, a momenti anche gioiosa”.

Maurizio Sguanci, Italia Viva: “Ringrazio la collega Noferi e il collega Anselmi per avermi permesso di sottoscrivere il provvedimento, che a mio giudizio è una legge-pilota. La Gkn era una delle migliori aziende, una delle meglio specializzate. Pur essendo un liberale, non mi sento così liberista da pensare che sia accettabile che una multinazionale l’acquisti e invii una comunicazione ai lavoratori dicendo loro che se non vogliono essere licenziati devono andare a lavorare all’estero”.

Elena Meini, capogruppo regionale Lega Salvini: “Questa legge presenta numerose criticità e trova la nostra totale contrarietà”.

Elisa Tozzi, FdI: “Si tratta di un provvedimento nato su un caso singolo, su un lavoro frutto di uno stimolo che ritengo profondamente viziato e sbagliato, un’assemblea legislativa ha il dovere di legiferare in termini generali

Soddisfazione del presidente della Regione, Eugenio Giani, e dell’assessore regionale all’Economia, Leonardo Marras.

Giani: “Con questa legge, unica in Italia, la Toscana si propone come un laboratorio innovativo nel cercare soluzioni di riconversione industriale in siti abbandonati o in territori dove si presentano crisi aziendali: soluzioni dove i lavoratori stessi, riuniti in cooperativa, possono giocare da protagonisti assieme a centri di ricerca e università che possono partecipare ai progetti”.

Marras: “Questa legge dà una speranza ai lavoratori della ex Gkn. La proposta di legge è partita da loro e i gruppi consiliari del Movimento Cinque Stelle e del Pd l’hanno elaborata, sposata e resa possibile. La giunta, con iniziativa del presidente Giani, ha già assicurato il finanziamento per renderla operativa. Il nostro impegno è quello di costituire nel minor tempo possibile il consorzio, a vantaggio non solo della vicenda ex Gkn”.

Cgil Toscana con Fabio Berni: “Riteniamo importante l’approvazione della proposta di legge sui consorzi di sviluppo industriale, arriva uno strumento importante per affrontare le innumerevoli crisi industriali e settoriali presenti nella nostra regione e nel Paese. Come Cgil chiediamo da tempo che le istituzioni, a partire dal governo, svolgano un ruolo attivo in in economia e riteniamo infatti che la mancanza di politiche industriali sia un elemento che mette a serio rischio, in questa fase difficile, interi settori, dall’automotive alla moda fino al chimico e all’elettrodomestica. La richiesta di politiche industriali è stata alla base del nostro sciopero contro la Manovra del Governo il 29 novembre scorso. Ora la Toscana, pur nella ristrettezza degli strumenti e delle risorse, può fungere da apripista nell’individuazione di nuove misure atte a salvare l’occupazione, le competenze e il tessuto industriale”.

Gd Firenze con Simone Zetti, segretario, e Giuliano Struga, responsabile lavoro e sociale: “Questo provvedimento rappresenta una risposta necessaria e urgente a un evidente fallimento del sistema industriale privato, che negli ultimi anni ha lasciato ferite profonde, specialmente in Toscana. Lo vediamo nel settore della moda, dove crisi e sfruttamento hanno messo a rischio migliaia di posti di lavoro; lo vediamo nel caso della Ex Gkn e della Beko, simboli di una gestione fallimentare che ha colpito duramente il tessuto sociale e produttivo locale; e lo vediamo ogni giorno in tante aree dismesse o abbandonate, vittime di logiche di profitto incapaci di tutelare le persone. Questa legge è un primo fondamentale passo verso il ritorno del pubblico all’interno del sistema economico. È stata un’illusione per troppo tempo credere che il mercato potesse autoregolarsi o che si potesse lasciare tutto nelle mani dei privati. Gli ultimi anni ci hanno mostrato il contrario: il pubblico è l’unico in grado di garantire una vera tutela ai lavoratori e di ricostruire il lavoro là dove è stato distrutto”, ha proseguito.

CINZIA GORLA

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