Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana, a Bruxelles per la sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni.
Con Mazzeo, vicepresidente della delegazione italiana del Comitato europeo delle Regioni sindaci e amministratori toscani AICCRE (Associazione italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa).
Delegazione così composta: dalla provincia di Arezzo, presenti Bucine, Castelfranco Pian Di Scò, Cavriglia; Cecina dalla provincia di Livorno; dalla città metropolitana di Firenze, Lastra A Signa, Rignano, Scarperia e San Piero; dalla provincia di Pisa, Bientina, Calcinaia, Capannoli, Montopoli Val D’arno, Montescudaio, Palaia, Pontedera, Santa Luce, San Giuliano Terme, Vecchiano e Volterra; dalla provincia di Prato, Montemurlo, Poggio a Caiano.
Mazzeo: “La finalità della missione è chiara e semplice: avvicinare l’Unione europea ai nostri territori, con due obiettivi fondamentali. Da un lato portare a Bruxelles le istanze che arrivano da chi ogni giorno è sulla frontiera dei problemi e dei bisogni dei cittadini. Dall’altro, ascoltare e capire come intercettare risorse per i nostri Comuni. I Comuni presenti hanno dimensioni molto diverse, da realtà come San Giuliano Terme a piccoli centri come Palaia. E sappiamo bene quanto per i Comuni più piccoli sia difficile anche solo avere funzionari capaci di scrivere un bando. Essere qui, entrare in contatto diretto con chi prende le decisioni a livello europeo, è uno strumento utile e concreto”.
“Questa missione, organizzata dall’Aiccre, è nata con l’intento di rafforzare il rapporto tra l’Unione europea e i territori, portando direttamente in Europa le istanze di chi ogni giorno, nei Comuni grandi e piccoli, affronta i problemi concreti delle persone e costruisce soluzioni. È stata una straordinaria occasione per dare visibilità al lavoro che tanti amministratori svolgono con passione e dedizione, spesso tra mille difficoltà.
Nel corso della plenaria è stato approvato il parere sulla crisi abitativa, proposto dal sindaco di Barcellona. Mazzeo ha accolto positivamente l’apertura della Commissione europea, che ha previsto la possibilità di utilizzare anche i fondi di coesione per la casa, ma ha avvertito: “Non basta. Viviamo un tempo complicato, in cui la casa viene spesso considerata una merce. La casa è, invece, il primo mattone di un’Europa sociale. Dobbiamo investire in una direzione diversa da quella attuale. Non può bastare spostare risorse già destinate ad altri settori delle politiche di coesione, rischiando di bloccarne lo sviluppo. Servono risorse aggiuntive”.
Sugli affitti brevi: “In Toscana abbiamo lavorato molto su questo tema, perché l’aumento dei canoni è legato anche ai cambiamenti portati dalle piattaforme online di affitti brevi. Noi diciamo no a questo modello senza regole. Mettiamo dei paletti perché il diritto all’abitare è fondamentale e viene prima di tutto. Così si crea anche un equilibrio migliore per il turismo”.
Approvato anche il parere sullo spazio europeo della ricerca, discusso direttamente con la commissaria Ekaterina Zaharieva. “Lo spazio europeo della ricerca è una delle grandi scommesse del nostro tempo. Non solo per far crescere la conoscenza, ma per difendere competitività, autonomia strategica e coesione dell’Europa”.
Mazzeo ha sottolineato “che gli Stati membri da soli non possono sostenere gli investimenti necessari, soprattutto di fronte alle sfide delle transizioni verde e digitale e della competizione globale con USA e Cina”. “Servono investimenti europei stabili, ambiziosi e di lungo periodo in ricerca, innovazione e formazione. Pisa è un esempio concreto: un ecosistema che unisce università, centri di ricerca e imprese, capace di produrre eccellenza e innovazione. Ma ha bisogno di reti europee, fondi strutturali e programmazione condivisa per esprimere tutto il suo potenziale. Lo Spazio europeo della ricerca non può restare una promessa astratta. Deve diventare uno strumento concreto per rafforzare i territori, colmare i divari e non lasciare nessuno indietro. Solo così l’Europa potrà restare protagonista. Nel mondo, e nella vita delle sue comunità”.
CINZIA GORLA