La Toscana può vantare prestigiose terme e stabilimenti. Dalla Lunigiana alla Costa degli Etruschi, dalla Maremma alla Valdichiana.
Garfagnana, Lunigiana e Versilia
Alcune fonti d’acqua sono note fin dall’antichità, e sono state frequentate da personaggi illustri: i poeti Byron e Shelley e i musicisti Paganini e Puccini si fermavano spesso alle terme di Bagni di Lucca.
La Lunigiana, altresì, ospita grotte e sorgenti ricche di sali minerali ad Equi Terme e Montelungo. Quest’ultima si trova sulla strada della Cisa, ai piedi della chiesa della Madonna della Guardia che segna il confine tra Toscana ed Emilia-Romagna. Le sorgenti che alimentano le acque sulfuree dello stabilimento provengono da Cavezzana d’Antena, piccolo borgo a due chilometri di distanza, mentre quelle nascono direttamente da Montelungo.
Il complesso, specializzato nelle cure per malattie della pelle, si colloca a 900 metri di altitudine, permettendo di apprezzare i tesori della Lunigiana quali le statue stele e i caratteristici antichi villaggi.
Equi Terme, invece, si colloca a ridosso del maestoso Pizzo d’Uccello. Il paese, protetto dalla parete Nord della montagna, conserva un certo alone di mistero, alimentato dallo spettacolo naturale delle sue grotte. Il centro termale, in particolare, va a situarsi a valle ed alla sorgente del fiume Lucido, affluente del Magra.
Le terme erano già conosciute dai Romani, e vedono le loro acque provenire da quelle piovane raccolte nei secoli e filtrate nel sottosuolo, arricchite di sali minerali e riaffidate alla superficie. Deriverebbero da questo processo le proprie proprietà.
In Versilia, a due passi dalla spiaggia di Cinquale e a 10 minuti di bici da Forte dei Marmi, si trova uno stabilimento termale con acqua salsobromoiodica (dal sottosuolo locale) e sulla torba (ricca di enzimi e proteine, proveniente dal lago di Massaciuccoli).
Terre di Pisa e Colline toscane
Nella splendida cornice delle colline toscane, si va a incastonare Casciana Terme, un centro termale dalla storia millenaria.
Le terme, di origine romana, videro il maggior sviluppo con la contessa Matilde di Canossa. Si narra che dai benefici di queste acque il merlo rattrappito della contessa traesse giovamento. Ciò l’avrebbe spinta ad avviare un più deciso sfruttamento delle sorgenti ed alla costruzione di infrastrutture ed opere di abbellimento.
Da allora, il centro è divenuto, nelle varie fasi storiche, meta e punto di riferimento per molti ospiti che qui si fermavano a soggiornare e beneficiare della proprietà delle acque.
Il paesaggio circostante di vigneti e oliveti offre una varietà di prodotti locali di qualità, per aggiungere piacevolezza all’esperienza terapeutica.
Valdinievole
Storiche terme di Montecatini, gioiello architettonico nel mezzo della Valdinievole.
Le acque termali, originate da un bacino idrominerale profondo 60-80 metri, qui presenti risalgono all’epoca romana.
Se il primo a descrivere le proprietàdi queste acque è stato il fondatore dell’idrologia medica italiana, Ugolino da Montecatini (1417), è nel Settecento che il bacino è stato fortemente valorizzato. Il granduca di Toscana Pietro Leopoldo, infatti, con il supporto di un gruppo di famosi studiosi come il naturalista Giovanni Targiani Tozzetti, commissionò la costruzione delle ‘Terme Leopoldine‘ (1775) e quindi dello ‘Stabilimento Tettuccio‘ (1779).
Nel Novecento, il sito acquisì una certa rilevanza internazionale come stazione di cura, per la sua virtuosa simbiosi con l’ambiente naturale ed economico circostante. Ad inizio secolo, intanto, fu sottoposto a ristrutturazione per accogliere un maggior numero di visitatori, affidando all’architetto Bernardini il progetto delle ‘Terme Excelsior’.
Negli anni Venti, poi, l’architetto Ugo Giovannozzi progettò l’ampliamento delle ‘Terme Leopoldine’ e la ricostruzione delle ‘Terme Tettuccio’.
Oggi le terme hanno aggiunto altri servizi per adattarsi alle necessità più contemporanee, ed accolgono ancora un pubblico molto variegato.
Val di Chiana
In Val di Chiana, San Casciano dei Bagni è da sempre un rinomato borgo termale per via delle sue caratteristiche sorgenti d’acque sulfuree. Sfruttate già dagli Etruschi, sotto la dominazione romana le loro proprietà furono utilizzate in modo sempre più massiccio, come testimoniano dai tanti reperti rinvenuti. Nei secoli, le terme mantennero un certo richiamo per visitatori da tutta Europa, attratti dalle rinomate proprietà delle acque di San Casciano.
A cavallo tra Val di Chiana e Val d’Orcia si trova invece Chianciano Terme, una delle località termali più note d’Europa. Il paese è composto da un antico nucleo comunale, dove si può visitare tra le altre cose un museo archeologico costruito in un antico granaio dell’Ottocento, e dalla città termale, ricca di acque minerali.
Val d’Orcia
In piena Val d’Orcia ci si può immergere nelle piscine termali libere di Bagni San Filippo. Le sue calde acque, note già nell’antichità, hanno dato vita, in mezzo a un bosco rigoglioso, a singolari formazioni calcaree, tramite cui sfociano in cascate e vasche. Tali caratteristiche ne fanno il luogo ideale per una pausa in totale tranquillità.
Non lontane stanno le terme di Bagno Vignoni, dove sono passati personaggi storici illustri come papa Pio II Piccolomini (pontefice del ‘400 con una storia molto particolare), Santa Caterina da Siena e Lorenzo de’ Medici.
Da qui c’è pure la possibilità, attraverso un percorso pedonale, di raggiungere la cascata ‘Balena Bianca‘, dal colore bianchissimo, in forte contrasto con il verde intenso della vegetazione circostante. Il nome deriverebbe dalla somiglianza della formazione rocciosa con una bocca di balena. È qui che scorrono le acque più calde (48º alla sorgente), permettendo l’immersione anche fuori stagione, e nel fondale si depositano i fanghi usati per i trattamenti del viso e del corpo. Ma con un avvertimento: a causa della fragilità della roccia, è vietato toccarla, camminarci sopra o bagnarsi nelle sue vicinanze.
Terre di Siena
Nelle Terre di Siena si vanno a collocare le terme di Petriolo, anche queste già conosciute dai Romani. Immerso tra la Val di Merse e la Maremma, il paesaggio naturale offre visite a ricche oasi naturalistiche, come la vicina ‘Riserva Naturale Senese del Basso Merse‘. Le acque termali di Petriolo sgorgano ad una temperatura di 43 °C, da un tratto del fiume Farna, e derivano le proprie proprietà dalla presenza di idrogeno solforato.
Ma le terme erano conosciute già nel 1200, e frequentate da personaggi quali i componenti della famiglia dei Medici, dal papa, dai cardinali e dai nobili, anche fuori dal territorio senese. Figuravano tra i frequentatori dei bagni, infatti, anche i Malatesta di Pesaro, il Duca di Urbino Federico III di Montefeltro e i Gonzaga da Mantova.
Nelle vicinanze, inoltre, si possono trovare altri gioielli da non perdere: la sorprendente abbazia di San Galgano, i centri storici di Civitella Paganico, Monticiano e Murlo, dall’alto valore storico artistico.
Maremma
Saturnia
Nel cuore della Maremma si incontrano invece le terme di Saturnia. Il luogo prenderebbe nome da una leggenda romana: si narra che Saturno, preso dall’ira per le continue guerre che gli uomini scatenavano fra loro, scagliò un fulmine contro la terra. Il fulmine creò così, dal cratere d’un vulcano, un vortice d’acqua sulfurea e tiepida. Qui sarebbe sorta Saturnia, dove l’acqua scorre copiosa (800 litri al secondo) ed attrae, con i suoi caratteristici vapori sulfurei, curiosi da tutto il mondo. Tra le fonti le Cascate del Mulino.
Storicamente, la zona era già abitata dagli Etruschi come Aurinia, per poi prendere il nome attuale appunto sotto i Romani. Nel Medioevo, Saturnia subiva frequenti attacchi da Orvieto e da Siena, e, nonostante le fortificazioni allestite, questa parte di Maremma venne conquistata. Rimasero perciò interrotte le opere di bonifica avviate nell’età antica, fino alle nuove opere di drenaggio condotte dal Granduca Leopoldo II nel 1828, che permisero il ripopolamento di Saturnia, proseguito fino ad oggi.
Sorano
Altro centro termale noto è quello di Sorano. La struttura moderna è in realtà recente, ma l’acqua termale qui sgorga da depositi di calcio e travertino a pochi metri di profondità, attestati decine di migliaia di anni fa. La sorgente, infatti, era già conosciuta da Etruschi e Romani e largamente sfruttata intorno all’anno Mille, soprattutto dalla nobile famiglia Aldobrandeschi, che qui stabilì la sua ‘Pieve’ e in queste acque trovò rifugio più volte. Negli stessi anni veniva qui a fare il bagno papa Gregorio VII.
Questa ‘Pieve’ rimase operativa fino a metà del secolo scorso, quando venne chiusa dalla Diocesi di Pitigliano. Le vasche termali vennero presto abbandonate e lasciarono il posto ad estrazioni di travertino sulla collina, a seguito di cui probabilmente si perse la sorgente delle vasche. Il recupero sia delle Pieve che delle vasche avvenne grazie a un evento casuale: nel dicembre 2000, infatti, un tartufaio, assieme al suo cane dall’ottimo fiuto, si imbatterono a fondovalle in una grossa pietra che, spostata per recuperare un norcino, rivelò una vena d’acqua calda che presto evaporò. Recuperando dell’acqua in una bottiglia e facendola analizzare da un chimico, si scoprì che quella era acqua termale ricca di minerali.
Da lì si è arrivati, dopo un’ampia ristrutturazione che coinvolse anche la Pieve, all’inaugurazione del nuovo centro termale nel 2006.
La collina che sta sopra la sorgente si differenzia così dalle caratteristiche città del tufo circostanti, come Pitigliano, Sovana e appunto Sorano.
Costa degli Etruschi
Anche nella Costa degli Etruschi, si potrà provare diverse esperienze di relax termale: dalla talassoterapia a Marina di Castagneto alle sorgenti naturali di Venturina Terme e Sassetta.
Venturina, cittadina sulla via Aurelia, ospitava già le terme etrusco-romane di Caldana, tra le più note della Toscana. Sgorgano da qui acque sulfuree, alcaliche e terrose, rinomate come ‘Aquae Populoniae‘. Il primo stabilimento termale moderno, invece, risale al 1883 ed è tuttora in funzione.
E, per finire, non può mancare una visita al suggestivo lago ‘Il Calidario‘, dove immergersi e recuperare l’armonia tra mente e corpo.
Spostandosi invece alle terme di Sassetta, si incontrerà un vero e proprio percorso di ‘benessere diffuso’. La struttura architettonica delle terme è pensata per essere in armonia con lo scorrere delle acque: i materiali usati sono infatti le pietre di fiume raccolte nei campi e il legno di castagno dei boschi della Val di Cornia.
Le terme si trovano all’interno de ‘La Cerreta‘, un complesso di 75 ettari, adagiato nella vallata di Pian delle Vigne e circondato da fitta vegetazione della macchia mediterranea. L’acqua termale è ricca di solfati, calcio e minerali.
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