Dalla Garfagnana all’Amiata, la Toscana prova a riaccendere le luci nei suoi borghi. La Regione ha deciso di investire sul cuore pulsante dei piccoli centri: il commercio di vicinato. Attraverso Sviluppo Toscana, sono stati assegnati oltre 900mila euro per finanziare progetti di rigenerazione urbana.
La graduatoria è stata appena pubblicata e parla chiaro. Sono 27 i progetti ammessi che riceveranno i fondi. Si va da San Romano in Garfagnana, in provincia di Lucca, fino ad Abbadia San Salvatore, nel senese. L’obiettivo è chirurgico: intervenire nelle aree piĂą fragili. Quelle zone dove la desertificazione commerciale e lo spopolamento rischiano di spegnere per sempre la vita sociale. La Regione punta sulla cosiddetta “Toscana diffusa”, premiando chi ha idee per invertire la rotta.
L’operazione è concreta. Ai Comuni che hanno presentato piani validi viene concesso un contributo a fondo perduto del 60%. Il tetto massimo per ogni singolo progetto è fissato a 70mila euro. Soldi che serviranno a ristrutturare, recuperare spazi vuoti e dare una nuova casa ad artigiani e commercianti.
Per il presidente Eugenio Giani, questa manovra è la prova di un rapporto diretto con il territorio. “Siamo orgogliosi di investire su queste idee”, ha commentato. Il recupero di uno spazio non è solo edilizia, ma è “cultura e senso di comunitĂ ”, l’unico vero argine contro l’abbandono dei paesi. Sulla stessa linea l’assessore alle AttivitĂ produttive, Leonardo Marras. Per lui il modello è vincente perchĂ© parte dal basso, dalle esigenze dei sindaci. “Riportare dinamismo nel tessuto economico – spiega Marras – è un antidoto naturale al degrado”. Dove c’è una vetrina illuminata, c’è anche piĂą sicurezza urbana.
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