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Toscana diffusa, Giani: “Misure economiche importanti”

Toscana diffusa, Giani: “Misure economiche importanti”

Toscana diffusa, non solo una legge, non solo un iter istituzionale, sottolinea Regione Toscana all’incontro al Palaffari. Presenti sindaci, rappresentanze istituzionali e delle categorie economiche e sociali.

Presente anche Anci Toscanacon la responsabile di settore Marina Lauri.

La giunta regionale, gli assessori regionali per la proposta di legge approvata dalla giunta e ora all’esame del Consiglio regionale; presente in sala il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo.

Mazzeo: “La nostra Toscana è una terra dove si intrecciano colline verdi, borghi medievali e città d’arte. Un territorio ricco di storia e tradizioni, dove ogni angolo ha una storia da raccontare. Ma dietro questa bellezza si nasconde anche un’altra realtà: ci sono luoghi, spesso lontani dai centri urbani, che rischiano di essere dimenticati. Paesi che si svuotano, attività agricole che si spengono, comunità che faticano a tenere il passo con i tempi moderni. La legge sulla ‘Valorizzazione della Toscana diffusa’ nasce da questa consapevolezza. E vorrei ringraziare il presidente Eugenio Giani perché questa legge non è solo un insieme di norme, ma una visione che punta a una Toscana più unita e forte, una Toscana dove nessuno è lasciato indietro. È un patto con le nostre comunità, con i nostri borghi, con le nostre montagne e campagne. È la promessa di un futuro in cui tutti possono sentirsi parte di un percorso comune, una storia di rinascita e speranza”.

Giani: :Allineandoci con le politiche europee di coesione, facciamo della Toscana un esempio di come il legame tra territorio e Unione Europea possa rafforzare le nostre radici e proiettarci verso un futuro più giusto e sostenibile. Questa legge è dedicata a tutti i toscani, perché il futuro della nostra regione è un futuro condiviso, costruito insieme, con la volontà di guardare avanti, senza dimenticare da dove veniamo”.

 

Giani spiega il senso di un’operazione che intende “non di parte e scevra di pregiudizi” e che riconosce centralità alla cosiddetta Toscana diffusa, dotando la regione di strumenti appropriati di governo: “Basta marginalità, qui si tratta di una legge che attraversa i territori e parla a quei comuni che devono diventare un baricentro dell’attenzione sia per interventi economici e finanziari sia per la capacità di aggregarsi e proporsi, potendo avere una linea finanziaria dedicata. Le fonti di finanziamento le abbiamo viste in questi anni: Pnrr, fondi europei, fondo di sviluppo e coesione”.

I comuni interessati sono 172 aui 273 complessivi della Toscana: la speranza, continua il presidente è che il Consiglio regionale posso presentare i suoi emendamenti e approvare il testo prima di Natale.

Giani scomette sul “contributo di tutti i consiglieri regionali, facendosi interpreti dei suggerimenti e indicazioni da parte dei sindaci. Intanto ci sono molte misure eonomiche importanti, penso al bando raccolto dai fondi europei per porta 120 milioni alle aree strategiche, che sono poi una delle sottoclasse dei comuni della Toscana Diffusa; poi ci sono i bandi per la residenzialità, e per i contributi alle giovani coppie che vogliono abitare i comuni montani; e 10 milioni di euro sui trasporti per le aree più fragili”.

In discussione dunque la scelta politica di equità, a favore di aree che non sono quelle delle grandi città, anche se il presidente richiama “azioni mirate a rendere più funzionali ed efficienti i servizi nelle aree urbane”, a favore di una programmazione regionale che “da un lato vede la Toscana diffusa e dall’altro detta linee razionali per le aree urbane cosiddette integrate: Firenze Prato Pistoia, Lucca Pisa Livorno”.

 

 

 

 

 

CINZIA GORLA

© Riproduzione riservata

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