PISA – Museo Nazionale San Matteo, a Pisa in mostra 5.000 monete antiche.
Cinquemila esemplari di monete antiche della raccolta del Museo Nazionale di San Matteo di Pisa. Provenienti dalle medievali zecche di Pisa, Lucca, Siena e Firenze. Insieme agli splendidi esemplari di età medicea e lorenese, raccontano in un nuovo allestimento la storia di Pisa, del suo territorio e della regione, dall’antichità all’Ottocento.
Alle monete si aggiunge un cospicuo numero di tessere mercantili e gettoni di età medievale e moderna. Oltre che di sigilli e medaglie. Un’esposizione arricchita da alcuni importanti ritrovamenti dalla città e dal territorio. Tra i quali il tesoro di monete auree medievali rinvenuto negli anni Trenta dello scorso secolo presso le Logge di Banchi di Pisa.
È lo straordinario risultato del progetto Microcosmi di Storia’. Predisposto e cofinanziato dalla Direzione regionale musei della Toscana del Ministero della Cultura.
In collaborazione con la Società Storica Pisana, soggetto coordinatore e proponente. Insieme con ISTI e ICCOM del CNR di Pisa e il LabCD dell’Università di Pisa.
Realizzato finanziamento del Comune di Pisa, sindaco Michele Conti, e della Fondazione Pisa.
Per illustrare la nuova esposizione e il sistema informativo digitale ad essa affiancato sono previste due visite guidate gratuite sabato 4 novembre alle ore 16. E domenica 5 novembre alle ore 11, in occasione dell’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito nei musei e nei luoghi della cultura statali.
Ad illustrare il percorso condiviso mirato al recupero e alla valorizzazione dei materiali raccolti nel monetiere del Museo Nazionale di San Matteo di Pisa Stefano Casciu, direttore regionale musei della Toscana del MiC. Pierluigi Nieri, direttore del Museo Nazionale di San Matteo. Filippo Bedini, assessore alla cultura del Comune di Pisa. Gabriella Garzella, presidente della Società Storica Pisana e Monica Baldassarri, numismatica curatrice del progetto.
Casciu: “La restituzione al pubblico, col nuovo allestimento, della importante collezione numismatica del Museo di San Matteo, conferma la vocazione di questo istituto a rappresentare sotto tutti gli aspetti la storia e l’arte della città di Pisa attraverso i secoli. Non si può conoscere Pisa e la sua storia artistica, soprattutto di ambito medievale, senza avere visitato il San Matteo. Ringraziando quindi tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato. In primo luogo il Comune di Pisa e la Fondazione Pisa che lo hanno generosamente sostenuto. Auspico che il sistema culturale e museale della città sia sempre più connesso ed attivo in modo unitario per moltiplicare le occasioni di conoscenza e di valorizzazione dello strepitoso patrimonio culturale di Pisa”.
Nieri: “Il culmine del progetto ‘Microcosmi di storia’ è l’esposizione di una serie rappresentativa di monete che fanno parte del ricchissimo monetiere del Museo. Esposto fino al 1970, il monetiere era poi stato ritirato nei depositi, dove le monete sono rimaste fino ad oggi. Era urgente quindi ritrovare il modo per poter riproporre la visibilità di questo tesoro inestimabile. Le monete sono costituite da donazioni fondi, i più importanti sono i fondi Franceschi e Supino, che sono esposti in una rappresentanza. Pensiamo infatti che in tutto le monete sono più di 10mila.
L’esposizione permanente comprende due vetrine, una con esemplari rappresentativi dei due fondi. E l’altra con le monete del ritrovamento detto ‘Tesoro delle Logge dei Banchi’, che ha una storia particolarissima, perché è stato rinvenuto nel 1930, durante il lavori di scavo per la realizzazione dei bagni pubblici. È un tesoro composto interamente di monete d’oro, bellissimo da vedere. Questa esposizione rappresentativa della ricchezza della città di Pisa, va a incrementare le collezioni esposte nel San Matteo, aumentandone l’offerta culturale. Visibili, insieme a un touch screen accanto alle vetrine, dove si trovano ulteriori informazioni e immagini ingrandite per avere piena contezza del loro rilievo”.
Bedini: “E’ la restituzione di un patrimonio importantissimo della città di Pisa che finalmente ritorna alla fruibilità del pubblico, degli studiosi e appassionati. Un patrimonio che, come dice il titolo ‘Microcosmi di storia’, racconta la storia della nostra città dall’antichità all’800. Attraverso queste opere d’arte in miniatura. Oggetti che, come un libro per immagini, raccontano la storia che ha visto Pisa brillare in tutto il Mediterraneo. Grazie anche al contributo dell’amministrazione comunale, oltre alla nuova archiviazione e catalogazione, alcune monete sono state ricostruire in 3D. E questo è importante per i ragazzi delle scuole, che rimangono sempre molto affascinati da questo tipo di oggetti”.