PECCIOLI – Pensavo Peccioli: “Per capire cosa succede a noi e al mondo”.
Pensavo Peccioli, da venerdì 8 marzo a domenica 10 marzo scrittori, giornalisti, divulgatori, artisti, esperti ed osservatori delle cose del mondo a Peccioli, provincia di Pisa, per la quarta edizione del festival diretto da Luca Sofi.
Location degli appuntamenti: il Palazzo Senza Tempo, ristrutturato su disegno dell’architetto Mario Cucinella con una grande terrazza panoramica che si affaccia sulla vallata. La nuova Galleria dei Giganti, l’ex fabbrica trasformata in un luogo di cultura ed eventi. Il Cinema Passerotti che ha scandito quasi un secolo di storia della cittadina. Il Centro polivalente, lo spazio recuperato dal vecchio fronte merlato dei magazzini dell’ex fattoria Gaslini.
Programma molto ricco di appuntamenti, tutti con ingresso libero. Ecco tutto il programma.
Apre venerdì 8 marzo alle ore 17 al Cinema Passerotti ‘Cosa ci dice la scienza’ con Roberto Burioni.
Tra i protagonisti, la cantautrice Paola Turci, le scrittrici Chiara Valerio e Valeria Parrella, la campionessa mondiale ed europea di ciclismo Vittoria Guazzini.
Luca Sofri, direttore artistico di Pensavo Peccioli: “Tre giorni per saperne di più, pensare di più, pensare meglio. Pensavo Peccioli è un annuale cauto approccio per capirlo, preoccupato ma non sfiduciato. Per guardare il mondo intero da una dimensione familiare e tangibile come quella di una piccola comunità, di un luogo concreto. Tre giorni di incontri con persone che osservano e raccontano le cose, che provano a capirle e spiegarle, ospiti di una cittadina che è attenta da decenni a quello che succede e a come farne bene comune, per sé e per gli altri. Ne abbiamo, da dire, e da ascoltare”.
Renzo Macelloni, sindaco di Peccioli: “Festival nato per volontà del Comune di Peccioli e della Fondazione Peccioli per con la direzione artistica di Luca Sofri. Oggi i temi internazionali, dalla guerra in Medioriente e in Ucraina alle relazioni con la Cina, hanno un impatto sempre più immediato sulle nostre comunità e sulla nostra vita. Dobbiamo quindi essere in grado di conoscere e fronteggiare questi argomenti per capire il contemporaneo e dare il nostro contributo sui grandi avvenimenti che ci influenzano. Pensavo Peccioli è l’occasione per discutere in una dimensione piccola e concreta i cambiamenti in atto, nel contesto di un borgo toscano come Peccioli sempre fortemente proiettato verso il futuro”.
Emiliano Ponzi, l’autore del manifesto: “Sono convinto che l’atto di capire abbia un senso principale per l’individuo ancora prima che per la collettività. Farsi un’idea verosimile del mondo, prenderne consapevolezza, determina le nostre scelte perché scelgo sempre e solo in base alle informazioni che ho. E questo impatta su tutto il mio vivere: su come cresco, chi frequento, chi amo e chi odio e le fazioni a cui appartengo. Credere alle informazioni è spesso un atto di fede, un salto nel vuoto. E dunque il dialogo e il confronto senza preconcetti è l’unico modo per capirci qualcosa”.